Chieti. Una limatura necessaria, già ben nota alla Asl Lanciano Vasto Chieti, che ne aveva solo diluito i tempi. Scatta così la nuova rimodulazione delle unità operative, scaturita dall’obbligo di allineamento agli standard fissati dalla Conferenza Stato-Regioni, più restrittivi rispetto all’assetto disegnato dall’Azienda teatina.
Il provvedimento, in fase di adozione in queste ore, ha una valenza sicuramente rilevante, poiché concorre al raggiungimento degli obiettivi che permetterà all’Abruzzo di uscire dal Piano di risanamento. La delibera, infatti, dovrà approdare domani mattina in Assessorato per essere inserita tra i “compiti a casa” che la Regione Abruzzo esibirà al Tavolo di monitoraggio interministeriale per chiedere la fine del Commissariamento.
La riorganizzazione interna, già condivisa con la Commissione paritetica Asl-Università, non inciderà in alcun modo sulla funzionalità dei servizi ai cittadini, che non subiranno alcun ridimensionamento. In realtà si tratta di una mini-manovra, in quanto al numero delle unità operative coinvolte: quattro, in tutto, le strutture complesse da rivedere, due ospedaliere e due territoriali, poiché i parametri ministeriali attribuiscono alla Asl Lanciano Vasto Chieti 61 strutture complesse ospedaliere e 42 non ospedaliere (a fronte della dotazione attuale che ne prevede 63 ospedaliere e 44 non ospedaliere) nonché 136 semplici.
Viene pertanto cancellata l’unità complessa di Geriatria territoriale (rimasta scoperta dopo la rinuncia del direttore incaricato), mentre una trasformazione toccherà la Clinica Urologica e il Servizio di Cardiologia, entrambi di Chieti, che diventeranno rispettivamente “Programma di chirurgia andrologica e identità di genere” e “Programma di cardiopatia ischemica cronica”. Diventano inoltre “a termine” due strutture complesse non ospedaliere, incardinate del Dipartimento Prevenzione: si tratta di “Randagismo, igiene urbana e tutela degli animali d’affezione” e “Acque marine, mitilicoltura e controllo ufficiale nella produzione primaria e vendita diretta dei prodotti di origine animale”, che saranno soppresse alla scadenza degli incarichi degli attuali direttori (entro il 2014) come, d’altra parte, accadrà a “Oculistica del territorio” ed “Endocrinologia territoriale”.
Il nuovo provvedimento, inoltre, istituisce un’unità operativa semplice a valenza dipartimentale (Uosd) di Medicina perioperatoria e day surgery a Vasto. Nell’ambito del Dipartimento Chirurgico sarà prevista un’ulteriore unità semplice con sede nell’Ospedale di Chieti. Nel Dipartimento Medico sarà inserito anche un Programma di Assistenza integrata e innovazioni tecnologiche in diabetologia. Viene infine eliminata la Uosd di Fisiopatologia vascolare chirurgica a Chieti a seguito del pensionamento del responsabile.
“Abbiamo dovuto compiere un ulteriore sforzo – chiarisce il Direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro – ben sapendo qual è la posta in palio. Il percorso di uscita dal Piano di rientro presuppone un gioco di squadra di cui vogliamo essere pienamente partecipi, per restituire all’Abruzzo un’autonomia importante ai fini della programmazione in materia di salute e liberare investimenti per oltre 100 milioni di euro. Le scelte sono state compiute secondo una logica di equilibrio, evitando di incidere su strutture e aree geografiche che erano state oggetto di riorganizzazione in precedenza”.