Chieti. Questa mattina il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, insieme al sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha fatto visita al “Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmologia”, diretto da Leonardo Mastropasqua (X livello Corpo B) e alle 11.30 ha incontrato il direttore generale della Asl 2 Abruzzo, Francesco Zavattaro, ed alcuni direttori di Unità Operativa Complessa.
“Non è difficile sostenere la sanità di eccellenza – ha detto il Ministro Lorenzin – se si ha il coraggio di tagliare quello che non funziona, se si tolgono i manager che non fanno bene il loro mestiere, se le amministrazioni locali si occupano con serietà e rigore della sanità, se soprattutto si tagliano gli sprechi. Allora ci sono molte risorse, molte di più di quelle che sono in campo oggi proprio per far nascere e sostenere centri come questo, che si proiettano nel panorama europeo per innovazione e tecnologie. Il nostro Servizio sanitario nazionale ha sicuramente delle pecche, ma moltissime eccellenze, come quella realizzata da questo straordinario team di Chieti. Io sono qui con l’intento di valorizzare le strutture abruzzesi riconoscendone l’impegno e il lavoro svolto. L’esperienza di questa regione dimostra che si possono recuperare risorse mettendo ordine nei conti e realizzare una sanità improntata al controllo degli esiti, efficacia ed efficienza. Per uscirne bisogna avere tutte le carte in regola, non solo quelle finanziarie, ma anche il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Adesso nel nuovo Patto della salute noi predisporremo anche un nuovo modo di concepire i piani di rientro, nel senso di rendere più facili i commissariamenti ed entrare nelle aziende che non funzionano prima che il danno sia fatto per milioni di euro, così che poi diventi anche più semplice uscirne. Occorre quindi continuare a dare prova di responsabilità, e io desidero aiutare questa regione a crescere dal punto di vista scientifico e assistenziale. C’è bisogno, però, di un grande lavoro di squadra perché siamo tutti su una sola barca”.
A conclusione della visita, il Ministro ha incontrato una rappresentanza dei medici dell’Ospedale e dell’Università e ha espresso la necessità di rafforzare il rapporto tra politica e scienza per contribuire all’evoluzione delle forme di assistenza prestata ai cittadini e per dare nuovo impulso alla formazione e alla ricerca.
“Le sperimentazioni gestionali e scientifiche condotte nell’Azienda rappresenta un unicum – ha spiegato il direttore generale della Asl Francesco Zavattaro – poiché disegna una realtà articolata che racchiude territorio ospedale e università. Un modo per rappresentare l’inclinazione aziendale a sviluppare il tema dell’innovazione in ogni campo”.
“L’Abruzzo – ha dichiarato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, rivolgendosi al Ministro Lorenzin – può uscire dal commissariamento se dimostra di avere non solo i conti in regola ma anche se ha capacità di poter gestire da sola la propria sanità. È questa una regione di confine, ma grazie alle nostre eccellenze in campo sanitario riteniamo possa ambire ad una vocazione che vada ben oltre il proprio territorio. Per tale motivo chiediamo a Lei di poter contare su un giusto spazio in termini di ascolto. Il Ministro Lorenzin non solo questa mattina ha delineato chiare linee/guida su come il Governo intende affrontare le problematiche che oggi attanagliano la Sanità ma soprattutto ha dato dimostrazione di grande sensibilità ascoltando il papà della piccola Noemi, nonché fornendo risposte ai Direttori di Unità Operativa Complessa che ho voluto che la incontrassero. Il Ministro ha detto una cosa che molto ci ha colpito e sulla quale molto contiamo ovvero “se sono venuta qui è perche voglio che le eccellenze dell’Abruzzo possano crescere sempre di più”: come amministratore confermo che è questo ciò che vogliamo, lavorare con lei per il nostro Abruzzo e per la nostra Sanità”.
Durante l’incontro con la Lorenzin si è parlato anche di metodo Stamina ed era presente Andrea, il papà di Noemi, che ha avuto un colloquio con il Ministro, al termine del quale ha detto: “Le ho chiesto di sbloccare le liste di attesa e lei mi ha detto che non è sua competenza, le ho rinnovatola richiesta e le ho detto che gli addetti ai lavori devono mettersi a lavorare seriamente. C’è l’ordinanza del Tar ma non viene rispettata. Sicuramente non riesco a dare nessuna risposta a mia figlia che è a casa”.
A questo proposito il Ministro Lorenzin ha detto: “Provo molta sofferenza per casi come quelli che la famiglia di Noemi sta vivendo. Questa è una vicenda che non può e non deve lasciare indifferenti. Il ministro è un soggetto terzo, non è un nemico delle famiglie ma deve fare anche applicare la legge lasciando alla scienza il suo compito. Da questa storia difficilissima vengono fuori degli insegnamenti: rivedere l’assistenza ai malati, supportare le famiglie in difficoltà e riflettere sulla necessità di rafforzare le istituzioni scientifiche. Da parte mia mi sento di esprimere tutta la mia comprensione ma come ministro devo vigilare affinché vengano rispettate le regole e, soprattutto, la salute dei cittadini. Il Servizio Sanitario nazionale non può permettersi di autorizzare cure che non siano considerate tali secondo la scienza”.