Stamina, la disperazione di papà Andrea: salvate Noemi

noemisciarrettaGuardiagrele. È un papà disperato, Andrea. L’immagine della sua piccola Noemi, 18 mesi appena, che lotta tra la vita e la morte, è insopportabile.

Ancor più insopportabile, quel no del giudice, che con una sentenza ha vietato alla piccola di sottoporsi alle cure del metodo Stamina. Un divieto che sa quasi di condanna a morte.

Perché Noemi ora si trova ricoverata nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Chieti, a combattere con la sua atrofia muscolare spinale.

Una iniezione, una semplice iniezione potrebbe salvarle la vita.

Ma il giudice ha detto no. Perché il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha detto no. Perché una Commissione di esperti ha detto che questo metodo non può essere scientificamente provato. Ma può salvare la vita a Noemi. A lei e a tanti altri malati che hanno ripreso a protestare sotto il palazzo di Montecitorio, a Roma.

“E’ vergognoso” commenta Andrea Sciarretta all’Agi. “Chiediamo aiuto a Letta, alla Lorenzin e a Napolitano perchè se Noemi si aggraverà ancora sapranno che i responsabili sono loro. Ci sono altri bimbi malati che fanno le iniezioni con il metodo Stamina e Noemi invece non può farle: questa è una disparità di trattamento che non può esistere in un paese civile. Chiediamo di accedere a delle cure compassionevoli come prescritto dalla legge, null’altro, ha concluso Sciarretta.

Solo una speranza di vita per Noemi: perché negarla?

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