“Il robot chirurgico – sostiene il prof. Innocenti – rappresenta l’evoluzione della laparoscopia. Ma non solo. E’ possibile con questo strumento incredibile effettuare manovre chirurgiche altrimenti impossibili che riproducono interamente i movimenti della mano, ricorrendo solo a piccoli tagli. E’ come portare la mano del chirurgo dentro l’addome del paziente senza aprirlo”.
Dal punto di vista della cura dei tumori è un passo avanti notevole. Basti pensare solo alla possibilità di fare ampie asportazioni di linfonodi e di effettuare suture all’interno del corpo senza la necessità di aprirlo come negli interventi tradizionali. La visione in tre dimensioni, la versatilità dei movimenti e la possibilità di raggiungere spazi anatomici ristretti e profondi, allargano le possibilità della chirurgia.
“Ritengo – dice ancora Innocenti – che la ASL Lanciano Vasto Chieti si sia posta all’avanguardia nella nostra Regione dotando i chirurghi di uno strumento sofisticato che desideravamo da anni, costosissimo ma di efficacia straordinaria. Grazie alle scelte della ASL, anche per l’Università il vantaggio è stato considerevole. Infatti i giovani chirurghi possono apprezzare l’utilità del robot e con i simulatori, muovere i primi passi dell’apprendimento. Anni fa come direttore della scuola di specializzazione in chirurgia li mandavo ad imparare la chirurgia robotica in importanti centri italiani od anche in America. Ora la loro preparazione può essere fatta interamente a Chieti. Il mio auspicio che a breve il policlinico di Chieti possa diventare un centro di formazione di chirurgia robotica per il Centro Italia”.