Forniture dalla Russia interrotte in seguito ad un grave incidente nell’impianto austriaco di Baumgarten. Calenda: “nessun problema di approvvigionamento”.
È di un morto e 18 feriti il bilancio dell’esplosione avvenuta oggi nell’impianto di distribuzione gas di Baumgarten, in Austria. L’incidente, le cui cause non sono ancora chiare, ha causato lo stop ai flussi di gas diretti dalla Russia verso l’Italia.
Normalmente, il gasdotto chiuso oggi garantisce il 30% del fabbisogno di gas dell’Italia. In casi come questi, spiegano al ministero dello Sviluppo Economico, la procedura per lo stato di emergenza scatta automaticamente ma “non c’e’ nessun problema di approvvigionamento” grazie agli stock esistenti. La situazione quindi, sottolineano ancora al Mise, è del tutto “sotto controllo“.
Nonostante questo, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha spiegato che quanto accaduto in Austria si inserisce “in uno scenario che porta ad un aumento generalizzato dei prezzi”. “Il gas sta salendo di prezzo”, ha dichiarato Descalzi, sottolineando che gli aumenti dipenderanno dalla durata dello stop ai rifornimenti.
Secondo Snam, le forniture “potrebbero riprendere già nella giornata di oggi, se venissero confermate le prime indicazioni sull’assenza di danni alle infrastrutture di trasporto”.