Secondo la sentenza che ha confermato il licenziamento, il comportamento del dipendente ha minato in maniera irreversibile il rapporto fiduciario con il datore di lavoro.
La Corte di Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa del dipendente di un supermercato, colpevole di aver rubato delle caramelle. La mancanza di precedenti disciplinari e lo scarso valore della merce sottratta sono stati ritenuti irrilevanti, in quanto il comportamento del dipendente è stato giudicato sintomatico della sua inaffidabilità.
Il furto, scoperto quando all’uscita dal supermercato era scattato l’allarme antitaccheggio, è quindi costato il licenziamento al dipendente, che aveva provato a spiegare la presenza delle caramelle nelle sue tasche parlando di un presunto piano architettato dal capo della sicurezza per incastrarlo.
Il giudice non ha tuttavia riscontrato alcuna prova a sostegno delle accuse dell’uomo, il cui comportamento è stato invece ritenuto “palesemente doloso e premeditato” e quindi “idoneo ad incidere in maniera grave ed irreversibile sul rapporto fiduciario” con il datore di lavoro; giudizio poi confermato anche dalla Corte di Appello di Napoli e infine reso definitivo dalla Cassazione.