Lanciano. Il sindaco Mario Pupillo lo aveva scritto chiaramente nell’ordinanza del 23 agosto scorso: vietato usare l’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico per usi diversi da quello potabile. Pena, l’arresto fino a 3 mesi o una multa di 206 euro.
Evidentemente, qualcuno a Lanciano non l’ha letta o comunque ha fatto finta di nulla. Fatto sta che un noto parrucchiere del posto è stato colto in flagrante dai Vigili Urbani mentre annaffiava un vaso di fiori davanti casa sua. Gli Agenti hanno usato le maniere soft: niente multa, ma anche niente più tubo annaffiatore: sequestrato.
“E’ un’assurdit” commenta l’uomo “una cosa ridicola, tanto che il giorno dopo sono stato nel comando dei vigili urbani e neanche loro sapevano come comportarsi: non conoscevo l’ordinanza e comunque non stavo innaffiando un orto o un giardino, ma due vasi. Chi ha dei vasi di fiori nel centro di Lanciano, dove non tutti possono avere un pozzo, come li annaffia?”.
L’ordinanza del sindaco, in realtà, specifica che il divieto di “uso improprio dell’acqua potabile riguarda l’annaffiatura di orti e giardini privati, l’irrigazione campi, il lavaggio di autovetture, il lavaggio di spazi di aree private, il riempimento di vasche e piscine private ed altro utilizzo diverso dalle normali necessità domestiche e produttive”. Due piccoli vasi sono ben altra cosa.