Schiavi d’Abruzzo. Un rogo doloso ha raggiunto i 7 chilometri di estensione a Schiavi D’Abruzzo, ma focolai ci sono anche nei territori di altri comuni, da Carunchio a Palmoli.
Da tre giorni non si riesce a Schiavi di Abruzzo ad aver ragione del fuoco che sta devastando il territorio comunale, in una zona impervia e montana. Il sindaco Luciano Piluso ha predisposto l’evacuazione di alcune famiglie nella contrada Cupello; le fiamme hanno lambito le loro abitazioni.
La contrada dista circa 5 kilometri dal centro del paese e d’estate è abitata da centocinquanta persone. In azione un Canadair dei Vigili del Fuoco che ha effettuato anche oggi già diversi lanci con l’acqua che viene prelevata dal golfo di Vasto. Al lavoro in maniera instancabile diverse squadre di volontari della Protezione civile, i carabinieri di Schiavi di Abruzzo e i vigili del fuoco giunti da Vasto e Agnone. In Località Canale è stata richiesta un’ambulanza per prelevare un anziano con problemi a causa dell’aria resa irrespirabile dalle fiamme.
Nel frattempo i carabinieri della provincia di Chieti sono sulle tracce di un presunto piromane che avrebbe appiccato il fuoco in numerosi punti lungo la strada statale 650 di Fondo Valle Trigno, nota come Trignina. Nella maggior parte dei casi le fiamme sono state spente da volontari della protezione civile che avrebbero trovato stracci imbevuti di materiale infiammabile tanto da avvisare i carabinieri. I militari avrebbero la targa dell’auto dell’uomo. Nel caso di Schiavi d’Abruzzo si è sviluppato un grave incendioha un fronte di 7 chilometri.
I militari stanno lavorando a un’ipotesi che, se confermata, avrebbe del clamoroso: il fuoco sarebbe stato appiccato da un uomo che protesta per gli autovelox installati nella zone tanto che stracci impregnati di materiale infiammabile sono stati ritrovati nelle vicinanze delle colonnine per la misurazione della velocità delle auto. Le tracce di incendio sarebbero state trovate a Caruchio, Palmi, Tuffillo, Castelguidone e Lipioni.