Chieti. Nella giornata di ieri c’è stato il secondo stop al progetto per l’estrazione del gas a Bomba da parte del VIA, stop che ha generato i commenti del consigliere provinciale Franco Moroni e del general manager della Fores CMI, Giorgio Mazzenga.
“Il secondo consecutivo stop al progetto della Forest Oil per l’estrazione del gas a Bomba, deciso dal Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo – commenta Moroni – riafferma ciò che la Provincia di Chieti, accanto a 18 Comuni di un ampio comprensorio e a diversi Comitati, ha sempre sostenuto: un simile impianto, in un territorio a forte vocazione turistica, avrebbe potuto causare ricadute negative in termini ambientali, economici e di immagine”.
Secondo Moroni il risultato di ieri “premia la buona politica a favore dei cittadini e la difesa dei territori e delle rispettive vocazioni e dimostra che la filiera politico-istituzionale Provincia – Regione ha funzionato. La Provincia, grazie all’impegno del presidente Enrico Di Giuseppantonio, il Consiglio Provinciale che all’unanimità ha espresso la propria contrarietà al progetto e i 18 Comuni sono stati determinati nel ribadire la loro contrarietà all’insediamento e soprattutto lo hanno fatto senza addurre motivazioni di carattere ideologico. Alla luce della decisione del Comitato VIA la Provincia – conclude Moroni – può rivendicare un risultato che va nella direzione auspicata fin dal primo momento: ovvero tutelare le ragioni dei cittadini e di difesa del territorio”.
“La Forest – dice invece Mazzenga – nell’audizione in Commissione VIA in Regione Abruzzo ha ribadito, come fatto sia nell’istanza di riesame che nelle più recenti istanze e nel ricorso al TAR, la necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi rilevanti da parte della Commissione. Tra questi, in particolare, i nulla osta da parte dei Ministeri competenti, ovvero delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico come pure i dati tecnici che hanno portato a tali valutazioni ministeriali positive”.