Cupello. “Si faccia quanto prima chiarezza riguardo le numerosissime emissioni di gas nauseabondi provenienti dall’impianto Stogit che si trova a Montalfano di Cupello”.
Con queste parole il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco ha commentato ciò che è accaduto sabato scorso 8 luglio nella popolosa frazione del Comune cupellese quando una nube bianca è fuoriuscita da quella parte di impianto la cui funzione è quella di depurare il metano.
“A Montalfano – riferisce Bracco – vive oltre un centinaio di nuclei familiari e il totale delle persone residenti è di circa 650. Quanto avvenuto ha provocato moltissima preoccupazione fra gli abitanti a detta dei quali il fenomeno della comparsa della nube bianca non è stato un unicum bensì uno dei molteplici fenomeni a dir poco preoccupanti che gli abitanti medesimi hanno vissuto sulla propria pelle nel corso degli anni”. “La centrale che si trova a Montalfano – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – è attiva da quasi mezzo secolo e all’inizio della propria attività era utilizzata per l’estrazione di gas naturale per poi successivamente trasformarsi in un impianto di stoccaggio”.
“Dopo l’evento della nube bianca – sottolinea Bracco – il Consigliere comunale di opposizione Camillo D’Amico non ha perso tempo e ha subito scritto al ministero dello Sviluppo economico per avere chiarimenti sia su quanto accaduto pochi giorni fa sia sulle numerose emissioni di gas presumibilmente nocivi che si sono verificate negli anni. Allo stesso D’Amico va il mio plauso. Inoltre non posso che associarmi alla sua richiesta in quanto le diverse centinaia di persone che vivono a Montalfano hanno il diritto di conoscere ciò che respirano i propri polmoni, soprattutto alla luce del fatto che l’impianto Stogit è uno dei più grandi d’Italia”. “Mi preme ricordare – evidenzia Bracco – la rilevanza notevolissima che andrà ad assumere la risposta che giungerà dal Ministero. In base a ciò infatti i residenti di Montalfano decideranno se desistere da ulteriori richieste di precisazioni e spiegazioni oppure opteranno per una diversa calibratura del proprio agire. Agire che se dovesse assumere i contorni di una protesta più rumorosa e incisiva – conclude Leandro Bracco – non potrà che avere anche il mio appoggio in virtù del fatto che la salvaguardia della salute pubblica non può che essere la pietra angolare di ogni amministrazione degna di questo nome”.