Lanciano. La Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato lo sfratto dell’associazione culturale Casa di Conversazione decisa dal Comune di Lanciano nel 2013.
Il sodalizio per 110 anni ha avuto sede al pian terreno del Municipio, ma era diventato moroso. Nella sentenza appena pubblicata i giudici di appello hanno infatti respinto il ricorso presentato dal Circolo Casa di Conversazione contro il comune di Lanciano.
L’associazione aveva impugnato la sentenza di primo grado del Tribunale di Lanciano che, il 7 marzo 2016, ha ritenuto risolto il contratto di locazione con il Comune dell’immobile nel quale svolgeva attività socio culturale per morosità nel pagamento dei canoni di locazione.
Il Tribunale frentano aveva condannato l’associazione al pagamento dell’importo di 29.965 euro al comune di Lanciano per i canoni inevasi. La Corte d’Appello ha inoltre condannato l’appellante al pagamento delle spese legali.
“La legittimità e la legalità della nostra azione a tutela della comunità sulla vicenda della Casa di Conversazione è stata certificata due volte dagli organi di giustizia – affermano il sindaco Mario Pupillo e l’assessore alla Cultura Marusca Miscia – i locali di proprietà del Comune, e quindi di tutti noi, sono tornati nella piena disponibilità della cittadinanza.
Si contano ormai a centinaia gli eventi culturali ospitati nella ex Casa di Conversazione dove le numerose e vivaci associazioni culturali lancianesi hanno finalmente a disposizione una sala attrezzata e prestigiosa a tariffe contenute per le proprie iniziative. Al di là delle sentenze, è questo il vero successo dell’operazione culturale e amministrativa che abbiamo portato a termine e che merita di essere ancora una volta sottolineata”.