Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Rosaria Vecchi, il patrigno, che conviveva da 12 anni con la madre naturale della bambina, ha cominciato a rivolgere le sue attenzioni nei confronti della figliastra durante le feste di Natale: abusando dell’inferiorità fisica e psicologica della bambina, ha praticato più volte con lei atti sessuali.
Gli abusi sarebbero andati avanti fino a marzo: l’uomo era solito infilarsi nel letto della ragazzina quando rientrava la notte dal lavoro, almeno tre volte alla settimana.
Solo il racconto della bambina alla madre e la successiva denuncia ai carabinieri della Compagnia di Atessa ha portato a scoprire la violenza.
Il provvedimento cautelare in carcere è stato firmato dal Gip del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa.