Gissi. E’ stato firmato, questo pomeriggio, a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, l’accordo per la riconversione industriale del sito produttivo della Golden Lady di Gissi. Salvi 365 posti di lavoro grazie al subentro dell’azienda Del Gatto, specializzata nel settore delle calzature e dell’azienda New Trade di Prato che attiverà un impianto nell’ambito del settore tessile.
La firma è stata apposta alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, dell’assessore al lavoro della Provincia di Chieti Daniele D’Amario, del sindaco di Gissi, delle parti datoriali e sindacali.
“Salvataggio dei livelli occupazionali, riconversione industriale idonea alla vocazione del territorio e supporto della Regione con politiche attive e passive del lavoro, ritenute dalle imprese subentranti fondamentali per iniziare la trattativa e concluderla positivamente” ha dichiarato Gatti. “Abbiamo affrontato questa vertenza con serietà e cautela, consapevoli dell’alta posta in gioco che coinvolgeva il futuro di tanti lavoratori e delle loro famiglie e la possibilità di cogliere un’opportunità di rilancio dell’intero tessuto economico e sociale dell’area coinvolta. Oggi possiamo esprimere la nostra soddisfazione, che è grande perché il momento di crisi che attanaglia il Paese è grave e pressante. La Regione Abruzzo svolge il suo ruolo, costruendo le condizioni e le opportunità per rendere appetibile investire e intraprendere sul nostro territorio. Al termine di questo percorso, voglio rivolgere un ringraziamento al personale dei miei uffici e al Consigliere Argirò che mi ha affiancato durante tutta la vertenza”.
Il commento del senatore Fabrizio Di Stefano (Pdl). “Esprimo grande soddisfazione per il risultato conseguito. Oggi è stato compiuto un passo importante che ridarà fiducia agli abruzzesi in un momento così difficile per l’economia e per le imprese. Attraverso infatti l’opportunità di una prospettiva lavorativa, unitamente ad incentivi molto interessanti, sono stati coinvolti diversi imprenditori, trovando così la risoluzione al problema”.
Il commento di Alessandro Cianci, coordinatore provinciale Sel Chieti. “Questo risultato rappresenta il frutto della tenacia delle lavoratrici che non hanno mai smesso di lottare e di impegnarsi per la difesa del proprio futuro, nonché della saggezza del sindacato che ha saputo tenere alta la tensione su questa vicenda e di tutte le forze politiche ed istituzionali che credono nel lavoro e nella dignità dei lavoratori. La strada da percorrere per il rilancio industriale del Vastese è ancora lunga ma senza dubbio questa è una bella notizia. Sel sarà sempre vicina ai lavoratori e continuerà a fare la sua parte per aiutare la rinascita economica del nostro Abruzzo”.
Il commento di Camillo D’Amico, capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti. “Esprimiamo moderata soddisfazione per gli esiti finali della vertenza Golden Lady di Gissi maturati al ministero delle Attività Produttive. Una vertenza lunga e complessa dove non sono mancate occasioni di speculazioni strumentali e mediatiche. Alla fine ha prevalso il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali e la serietà della politica del territorio che, salvo qualche rara eccezione, ha lavorato di squadra puntando decisa ad ottimizzare un risultato atteso da tutti.’ Vigileremo affinchè tutti i passaggi concordati al ministero trovino attuazione così come non ci sottrarremo a pungolare l’amministrazione provinciale e regionale a fare la loro parte per far sì che gli aspetti di loro competenza come: miglioramento della viabilità di collegamento all’area industriale, la richiesta di fornitura dell’energia a più basso costo ed una logistica di servizio più attenta alle esigenze delle imprese non siano solo facili annunci di circostanza ma significative realizzazioni da fare in tempi solerti. La vertenza è ancora da concludere sino in fondo. Il riconoscimento dell’area di crisi deve trovare una soluzione complessiva per l’intera area industriale di Gissi che potrebbe avere un estensione ed interesse anche nell’attigua e viciniora area di Valle Cena; tutto ciò per non disperdere alcuna possibilità di rilancio occupazionale e d’investimento insiti nell’area derivante dalla trattazione dei rifiuti e dell’avocata possibilità della costituzione di un polo energetico che va certamente approfondito e compreso ma verso la quale non si può dire no in maniera aprioristica”.