Chieti. “Questo è un momento di traguardo e di integrazione tra l’Università e la Asl. Da parte mia c’è l’impegno perché spero che siano cose che permettano di entrare sia in un circuito nazionale che internazionale”.
Lo ha detto il presidente della Commissione Regionale Sanità, Nicoletta Verì alla presentazione del nuovo traguardo per l’Abruzzo e per il Centro Regionale di Eccellenza di Oftamologia dell’Università “G. D’Annunzio” e della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti diretto dal prof. Leonardo Mastropasqua dove è stato eseguito il primo intervento in Italia in una struttura pubblica di cataratta con chirurgia robotica. Si tratta di una vera rivoluzione nella chirurgia di cataratta (opacità del cristallino), ad oggi l’intervento chirurgico più eseguito in Italia (500.000 ogni anno). L’utilizzo del laser a femtosecondi consente di eseguire i principali passaggi dell’intervento senza aprire il bulbo oculare, in maniera più efficiente, precisa e ripetibile rispetto alla mano umana.
“Questo è un momento di caratura nazionale – ha detto il prof. Leonardo Mastropasqua – perché è il primo intervento effettuato. Importante è sia l’aspetto scientifico che sociale di questa cosa. La situazione è sempre migliorata da un ottimo standard. Dei pazienti operato solo il 50% ha raggiunto i 10/10, però bisogna considerare anche la difficoltà dell’intervento ed l fatto che ci sono diversi tipi di cataratta. Nel medico è fondamentale l’alta tecnologia. Senza l’alta tecnologia non si raggiunge nulla, siamo gli unici adesso in Italia ad avere la robotica non solo per l’effetto laser ma anche per la cataratta. Abbiamo degli standard di qualità per i quali ci siamo certificati. Migliorare la qualità ci permette di avere più scienza e più efficienza. È un passo notevole, è una scelta importante anche a livello internazionale. Questa è una scelta molto importante. Questa cosa nel resto d’Italia è difficile da trovare”.
Questo nuovo laser velocissimo (un milionesimo di miliardesimo di secondo) gestito da un robot computerizzato, può essere messo a fuoco a diverse profondità nell’occhio per tagliare i tessuti nel punto desiderato. È possibile effettuare così incisioni corneali estremamente precise con riduzione dell’astigmatismo post operatorio. Inoltre il taglio della capsula del cristallino e della sua parte più interna vengono eseguiti in maniera automatizzata migliorando la precisione e la sicurezza della procedura, che si traduce in un miglioramento della qualità della visione del paziente, in particolare quando si impiantano le nuove lenti intraoculari toriche o multifocali in grado di eliminare anche l’astigmatismo e la presbiopia per consentire una nitida visione per vicino e per lontano.
“Vorrei sottolineare la collaborazione molto stretta tra l’Azienda e l’Università – ha detto il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro – importante è lo sforzo di costruire percorsi strategici per far fronte a problemi economici. Certe problematiche non si risolvono con la bacchetta magica, ma lavorando in squadra. Non abbiamo più risorse da distribuire a pioggia, oggi dobbiamo fare degli investimenti selettivi senza ritorno perché siamo un’azienda pubblica. Quella della cataratta potrebbe sembrare un’esigenza secondaria perché la si fa a livello ambulatoriale, però immagino quanto sia difficile andare in giro con delle bende agli occhi. C’è il ritorno ad una tipologia di utenza molto difficile, c’è il ritorno alla percorrenza di strade comuni tra l’Azienda e l’Università. Si torna ad un tipo di assistenza che tutto il mondo ha abbandonato. Il percorso di Mastropasqua risponde alle esigenze dell’Azienda. L’internazionalizzazione dell’Azienda dà dei numeri importanti. C’è anche un problema di veicolare le misure assistenziali ed avvicinarci ai paesi più veloci di noi. Magari arriviamo un po’ in ritardo nell’erogazione dei servizi, ma poi sono di qualità e riusciamo ad esportarli in un certo modo. Non si può stare fuori da certi circuiti”.
Dopo lo sviluppo e l’applicazione delle tecniche robotiche nella chirurgia refrattiva e l’esecuzione del primo trapianto di cornea “senza bisturi” in Italia (2006), questo nuovo intervento costituisce un nuovo end point nell’impegno ormai decennale nazionale ed internazionale del Centro Regionale di Eccellenza in Oftalmologia dedicato alla chirurgia robotica in campo oculistico. Allo stato attuale vi sono occhi che possono più beneficiare di tale chirurgia ed occhi che invece è preferibile operare con tecnica tradizionale.
“Per quanto riguarda l’Università – ha concluso il preside della Facoltà di Medicina dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, Franco Cuccurullo – questa è una conferma, nel senso che Mastropasqua ha raggiunto un ruolo di opinion leader nell’Oftalmologia. La qualità deve essere elevata. Senza l’innovazione, le strutture ed i servizi muoiono. Noi le cose fatte e rifatte non le ripetiamo perché questo comporterebbe un dispendio grandioso di energie. Si conferma la collaborazione collaudata tra l’Azienda e l’Università e questo porta a dei risultati”.
Francesco Rapino