Lanciano, discarica di Cerratina e TMB: i chiarimanti della Ecolan

Ltartaglia_e_fantinianciano. “Ribadiamo l’assulta trasparenza e correttezza nella gestione della Società, respingendo tutte le accuse al mittente. Sarebbe necessario che chi parlasse lo facesse con cognizione di causa, e non portando avanti solo polemiche inutili e strumentali”.

Esordisce così il presidente della Ecolan Spa, Gianpanfilo Tartaglia, che questa mattina a Lanciano ha chiarito alcuni punti inerenti la discarica di Cerratina e il TMB (Impianto di Trattamento Meccanico Biologico).
“Da quando questo CDA si è insediato – ha spiegato Tartaglia – ovvero da poco più di due anni, è stato fatto tutto il possibile, i salti mortali oserei dire, per gestire al meglio la Società. Anche a fronte del Consiglio Comunale di Lanciano di ieri, in cui sono stati discussi diversi punti riguardanti la discarica di Cerratina ed il suo prossimo esaurimento, abbiamo condiviso le posizioni della minoranza, secondo cui l’unica mossa ragionevole per il prossimo futuro dovrà essere quella di organizzare ed implementare un servizio di raccolta differenziata, per raggiungere il 65% nel 2012, come da normativa vigente”.
Purtroppo il problema dell’esaurimento della discarica, nonostante gli sforzi profusi da parte dalla Ecolan in due anni di amministrazione, è oramai accertato, ma l’ attuale gestione non si rimprovera nulla. E parlando di cifre, infatti, la Ecolan Spa, per la salvaguardia della discarica e della volumetria non ha perso tempo: già dal 28 gennaio 2010, appena presa in mano la gestione del l’ex Consorzio, ha bloccato il conferimento dei rifiuti extraconsortili, che nel giro di 14 anni, dal 1996, hanno consumato con quantità, spesso eccessive, la discarica. Proprio per questo, la Regione Abruzzo, solo un mese dopo, il 28 febbraio approvò e condivise un accordo di programma che evitasse di riempire e saturare Cerratina.
“La Ecolan non ha potuto far altro – ha spiegato il direttore facente funzioni Fantini – per contrastare l’uso e l’abuso della discarica che attivare immediatamente tutte le iniziative di programmazione regionale volte a ridurre la produzione dei rifiuti e aumentarne il loro recupero ed aprire un percorso di revisione convenzionale con l’attuale gestore della discarica. Per evitare possibili emergenze ha attivato tempestivamente tutte le attività di programmazione sia volte al recupero di volumetrie della discarica in esaurimento senza sottovalutarne chiaramente l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini sia sotto il profilo della realizzazione dell’impianto TMB (trattamento meccanico biologico), la cui realizzazione fu decisa sin dal 2002 e la cui istanza di autorizzazione con il relativo progetto (redatto da ecologica sangro ma con indirizzi di processo forniti da ecolan e volti al rispetto delle MTD (Migliori Tecnologie Disponibili) applicabili ed approvate con Decreto Ministeriale 29 gennaio 2007) è stata presentata al Servizio Gestione Rifiuti regionale in data 23.12.2012  insieme a rilievi di carattere dimensionale ed economico. Non ha potuto far altro che prendere atto delle perizie extragiudiziarie annuali che lo stesso gestore della discarica, la Ecologica Sangro, era tenuto a redigere, e richiedere agli organi di controllo le opportune verifiche e certificazioni in merito. Soltanto a marzo del 2012 l’ARTA ha comunicato alla Ecolan che il volume residuo della discarica era di appena 19.786 mc al 17.01.2011. E’ chiaro quindi – dice Fantini – che la Ecolan non può che prenderne atto e continuare a lavorare, così come ha già fatto in questi mesi, per portare avanti tutte le attività necessarie e opportune ad una gestione efficiente, efficace ed economica del ciclo dei rifiuti, per far questo e a causa anche di modifiche normative che investono il settore in maniera determinante non si può non fare a meno del supporto della Regione e della Provincia sulle scelte già ormai da tempo poste alla loro attenzione”.
Ad oggi però non è stato ancora effettuata alcuna scelta della Regione, e la stessa Ecolan attende risposte in merito.
“Una cosa è certa – conclude Tartaglia – non siamo in uno stato d’emergenza , e lavoreremo affinchè questo non avvenga. Nello specifico: continuando a dire no ai rifiuti extraconsortili, promuovendo ininterrottamente la raccolta differenziata  e la minor produzione di rifiuti, continuando a vigilare sullo stato della discarica, portando avanti la programmazione regionale e provinciale”.

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