Chieti. Quest’anno la ricorrenza cade giovedì sera 5 aprile, corrispondente al giorno in cui Gesù morì secondo il calendario ebraico, cioè il 14 nisan. La cerimonia si svolgerà dopo il tramonto e verrà seguita la stessa procedura adottata da Gesù durante l’ultima cena con gli apostoli.
Un ministro di culto pronuncerà un discorso commemorativo in cui illustrerà le ragioni per cui il Figlio di Dio venne sulla terra e il grande valore che ha la sua morte per tutti gli uomini. Quindi saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso considerati simboli del corpo e del sangue di Gesù. Dunque una celebrazione semplice e sobria per sottolineare il significato della morte di Gesù e far conoscere la speranza in serbo per i cristiani grazie al suo sacrificio: la completa liberazione dalle attuali sofferenze. Animati da questa fede i testimoni di Geova si impegnano nell’opera che li ha fatti conoscere in tutto il mondo: la predicazione del Vangelo di porta in porta. In Italia ci sono attualmente 245’000 evangelizzatori ma a questa riunione annuale si aspettano oltre 460 mila presenti. Questa importante celebrazione si tiene in tutto il mondo. Secondo il loro “Rapporto mondiale 2012” l’affluenza è stata notevole pure in paesi dove sono stati duramente perseguitati l’anno scorso. Ad esempio in Georgia ci sono 17’180 testimoni che hanno avuto 33’438 presenti: una proporzione di 1 su 241 abitanti. Da alcuni decenni circa 7’200 evangelizzatori hanno partecipato ai corsi tenuti in 23 lingue per poter comunicare con gli immigrati presenti nel nostro paese. Infatti attualmente ci sono in Italia 658 comunità e gruppi in 26 lingue diverse quali amarico, ilocano, tigrino e urdu. Giovedì sera il discorso commemorativo verrà presentato nelle rispettive Sale del Regno di Chieti (anche in lingua romena) e Bucchianico, dove l’anno scorso ci furono in totale 520 presenti.