Chieti. Concretizzare nel territorio teatino la parità di genere all’interno dei consigli d’amministrazione e dei collegi sindacali delle società quotate e a controllo pubblico.
E’ l’obiettivo che Confcommercio intende perseguire nei prossimi mesi attraverso il braccio operativo “in rosa” Terziario Donna rappresentato dalla consigliera nazionale nonchè presidente provinciale Marisa Tiberio. Nei giorni scorsi si è tenuto a Roma un importante convegno di Terziario Donna dal titolo “Donne e Governance. Un’impresa possibile,” proprio per parlare del ruolo delle donne nelle imprese e nelle stanze dei bottoni di enti e società pubbliche. Una folta delegazione di imprenditrici della provincia di Chieti ha partecipato all’incontro aperto dalle parole del presidente nazionale di Terziario Donna Patrizia Di Dio.
“Nel corso del convegno – afferma Tiberio – è stata ribadita la necessità di affermare una democrazia paritaria, non parlando più di semplici quote rose, per sostenere una maggiore presenza femminile a tutti i livelli. Ci batteremo per questo anche e soprattutto nel nostro territorio dove le donne trainano la piccola e media economia locale”.
Al microfono del convegno romano di Terziario Donna è intervenuto anche Carlo Sangalli. Il presidente nazionale di Confcommercio si è soffermato sui problemi lamentati dalle donne in alcuni settori sociali e sugli ampi margini di crescita in termini di presenza che, invece, l’universo femminile ha nel comparto del terziario e del commercio. Infine ha preso la parola l’onorevole Lella Golfo, prima firmataria della legge sulle quote di genere che entrerà in vigore dal prossimo 12 agosto. Quando, legge alla mano, ci dovrà essere parità di genere nella composizione dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali delle società quotate e a controllo pubblico. Terziario Donna non vuole farsi trovare impreparata a Chieti e provincia. In tal senso, a breve, scatterà una campagna di sensibilizzazione sulla legge e si inizieranno a raccogliere i curriculum delle donne con l’esperienza giusta per sedere nei cda e nei collegi sindacali locali.
“Torniamo a chiedere con forza – riprende Tiberio – una composizione proporzionata di tutti gli organismi presenti sul nostro territorio. Qualora ciò non dovesse avvenire siamo pronti a far valere la legge in ogni modo. Lanciamo una sfida soprattutto nel settore del commercio che vanta una presenza femminile forte e qualificata”.