Francavilla, giornata dedicata al vino d’Abruzzo

gran_gala_del_vino_f.villaFrancavilla al Mare. “Questa è la decima edizione della manifestazione nel primo lunedì del mese ed è dedicata al vino d’Abruzzo. E’ giusto dare spazio alle nostre aziende, quindi quale momento più bello. Circa un quinto delle nostre aziende sono rappresentate in guida, quindi vuol dire che si sta lavorando bene”.

E’ quello che ha detto Gaudenzio D’Angelo al “Gran Gala del Vino d’Abruzzo” che si è svolto al Romantik Hotel Sporting Villa Maria di Francavilla al Mare.

La manifestazione è iniziata con un convegno dal titolo “Nuovi disciplinari di produzione in Abruzzo – Il giudizio di: Produttori, Associazioni, Consumatori” nel quale ci sono stati i saluti iniziali di Gaudenzio D’Angelo, presidente AIS Abruzzo; Luca Panunzio, consigliere AIS nazionale; Fabrizio Di Stefano, senatore della Repubblia; Antonio Razzi, deputato della Repubblica; Mauro Febbo, assessore regionale all’Agricoltura e Tito Cieri, presidente Enoteca Regionale. Di seguito sono intervenuti di Alessandro Nicodemi, presidente Consorzio DOGG Colline Teramane;gran_gala_del_vino_f.villa_2 Tonino Verna, presidente Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo; Federica Morricone, presidente Confagricoltura Abruzzo; Domenico Pasetti, presidente Coldiretti Abruzzo; Nicola D’Auria, responsabile regionale “Movimento Turismo del Vino” e Andrea Beccaceci, presidente associazione ristoratori “Abruzzo Qualità”.

“I nostri vini – ha affermato Fabrizio Di Stefano – portano molto onore e molto vanto all’Abruzzo. Questa giornata casca a fagiolo perchè mercoledì in Senato si discuterà un documento firmato anche da me riguardante il settore vitivinicolo italiano. In un momento in cui la crisi sta tagliando tutti i settori, si sentono le conseguenze anche in questo settore. L’Abruzzo, grazie a delle grandi individualità, sta raggiungendo una grande qualità. Nonostante le difficoltà, si sta cercando di lavorare sul mercato. Ci si deve muovere in sintonia con il mercato ed in sintonia tra politica ed imprenditoria con i Consorzi. Io credo che dobbiamo continuare a fare un’opera nella quale ci sia una rivoluzione culturale per raccogliere quello che il territorio ci può offrire. In questo momento di difficoltà generale, diventa una sfida culturale”.

Francesco Rapino

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