Chieti. L’Azienda Sanitaria Locale Lanciano-Vasto-Chieti ha formalmente adottato il nuovo Atto Aziendale che definisce l’organizzazione e l’assetto della Asl provinciale.
Rispetto alla proposta iniziale sono state apportate alcuni modifiche, accogliendo le richieste formulate in questi giorni nel corso degli incontri con le Organizzazioni sindacali, il Consiglio dei sanitari, il Collegio di Direzione, la Commissione Paritetica e, questa mattina, con i sindaci del Comitato ristretto. Ad esempio, è stato rafforzato il ruolo degli Ospedali di Lanciano e Vasto, incrementando ulteriormente – di quattro a Lanciano e di due a Vasto – il numero delle unità operative a valenza dipartimentale. La versione definitiva dell’Atto aziendale prevede in totale 103 unità operative complesse, 42 dipartimentali e 140 semplici. Durante l’incontro con i sindaci, svoltosi in un clima di cordialità e collaborazione, il Direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro, ha indicato la volontà dell’Azienda di rafforzare l’assistenza sul territorio e di valorizzare alcune aree di eccellenza cruciali per l’incremento della mobilità attiva. Ad esempio, la Asl ha in corso le procedure per l’assunzione di due “primari” di chirurgia e di ostetricia e ginecologia, entrambi a indirizzo oncologico. La Direzione Aziendale ha inoltre rassicurato i sindaci sulla volontà di potenziare la rete dell’emergenza nelle aree interne, non appena saranno disponibili le necessarie risorse umane e tecnologiche. All’incontro erano presenti i sindaci di Vasto, Luciano Lapenna, di Casoli, Sergio De Luca, e di Fossacesia, Fausto Stante.
Il sindaco Lapenna, in qualità di Presidente, ha affermato che il Comitato ristretto “apprezza il lavoro svolto da parte della Direzione Generale della Asl. Alcune osservazioni fatte le ritroviamo accolte, seppure parzialmente, nelle definitiva stesura dell’Atto aziendale. Riteniamo giusto il riequilibrio a favore dell’area frentana. Restano le perplessità per la scarsa incisività nei confronti del sistema universitario che determina l’accentramento nella realtà Chietina di servizi che spesso sono duplicazioni a dispetto di altri territori”.
Quanto all’organizzazione degli otto distretti sanitari previsti, Lapenna ha ribadito «le perplessità per la definizione di aree distrettuali con un numero di residenti esiguo a dispetto di altre aree con popolazione con un numero di residenti esorbitante». In proposito la Direzione della Asl ha sottolineato che l’ampiezza dei Distretti sanitari è stata stabilita nel Piano sanitario regionale 2008-2010 e che eventuali modifiche sono da concordare con la Regione Abruzzo. Il Comitato ristretto ha chiesto, infine, che la sede del Distretto sanitario Sangro-Aventino sia trasferita da Villa Santa Maria a Casoli, dove tra l’altro è stato già istituito il Presidio territoriale di assistenza.