Terremoto a Roma: tra fobie e le previsioni di Bendandi e Giuliani

sismografoRoma. Da una parte, le fobie e l’ansia delle previsioni. Dall’altra, la voglia di informare. Strana questa giornata romana, all’insegna del nome di Raffaele Bendandi, lo studioso autodidatta che avrebbe, secondo una interpretazione dei suoi scritti, predetto un disastroso terremoto per oggi a Roma. E nella giornata di studi organizzata alla Sapienza su prevenzione e informazione, non può mancare il riferimento al terremoto aquilano e alle previsioni di Giampaolo Giuliani.

A Roma, oggi, c’è chi ha deciso di cambiare aria, di fare la classica gita fuori porta, anche se in mezzo alla settimana.Chi ha detto ai propri figli che, per oggi, potevano anche evitare di andare a scuola. Chi non ci crede, ma non si sa mai. Di fatto, il 20% in più dei lavoratori statali, rispetto allo stesso giorno dell’anno scorso, ha chiesto un giorno di ferie. Tutto esaurito negli agriturismi della provincia.Tanti i raduni all’aperto, organizzati sulla rete: la stessa che ha fatto gonfiare, a dismisura, la notizia di un possibile terremoto.Che poi Bendandi non avesse indicato né data né luogo, nella sua previsione, poco importa: perchè a quella si sono unite altre profezie. Lo sapevate, ad esempio, che il 21 maggio, secondo un’interpretazione della Bibbia, ci sarà il giorno del giudizio? Proprio per smentire le facili previsioni e per evitare l’allarmismo che un evento come un terremoto può indurre, oggi geologi e studiosi si sono confrontati nell’istituto di Geologia del primo Ateneo di Roma.Previsione, prevenzione e sconfitta del pregiudizio: tre punti sui quali il convegno “il terremoto che verrà” ha puntato per discutere di sicurezza e dei danni portati dalla mancata prevenzione.Si spende troppo per quella in tempo reale, ovvero l’emergenza, e poco nelle norme e nella pianificazione territoriale. Solo il 14% degli edifici italiani rientra nella normativa antisismica: le stime per i prossimi anni portano a un innalzamento al 44%.Un dato, su tutti, prevale: non si possono prevedere i terremoti con tanto di ora, data ed epicentro. Il territorio italiano è sismicamente a rischio, questo è ben chiaro, ma le previsioni allarmistiche di Bendandi non sono attendibili.Altro discorso, gli studi di Giampaolo Giuliani sul territorio aquilano. A parlare è Carlo Doglioni, del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma.“Per fare scienza bisogna comunicarla e renderla fruibile. Giuliani non ha scritto niente – nè un documento, né un modello – che sia verificabile. Il radon è un elemento visto come precursore sismico da tempo, ma non c’è una univocità di comportamento. Può darsi che ci sia qualcosa di vero, ma Giuliani non lo ha detto in una maniera tale che la comunità scientifica possa valutare”.

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