Lanciano, vertenza presso aziende del gruppo Maio: dipendenti senza stipendi e con un futuro incerto

Lanciano. La situazione di due società del Gruppo “MAIO” (che opera nel campo della gestione integrata del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti speciali) e più precisamente della “GUGLIELMO MAIOsrl” (specializzata nella raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali, in particolare ospedalieri) e della “THU srl ” (che effettua servizi tecnici e amministrativi per le imprese)diventa di giorno in giorno sempre più incerta.

 In tutte le riunioni tenutenegli ultimi mesi, chetra l’altro la proprietà non ha inteso mai presenziare direttamente, si sono registrate solo dichiarazioni tese al rinvio ed al “guadagnar tempo” per la definizione delle diverse problematiche:in primis quella delle retribuzioni che ormai registrano un ritardo di ben tre mensilità.

 Questa grave inadempienza contrattualedetermina pesantissime ripercussioni su lavoratori con retribuzioni mensili non cospicue(e famiglie spesso monoreddito) e stranamente confligge con un concreto accresciuto livello delle produzioni e necessità di straordinari.

 A questa grave inadempienza contrattualesi è aggiunta di recente anche la notizia,appresa da alcuni organi di informazionenell’ambito delle note vicende della società “Virtus Lanciano” ma non trattata sui tavoli di confronto sindacale come invece specifica procedura civilistica prevede, di una possibile imminente cessione di alcuni rami d’azienda da parte del Gruppo MAIO ad altro operatore del settore.

 Alle pesanti motivazioni che avevano già determinato la dichiarazione dello stato di agitazione del personale da parte della RSAUIL Trasporti, (mancate retribuzioni) si è aggiunta quindi anche una gravissima incertezza sul futuro stesso delle società interessate e sullo stesso mantenimento dei livelli occupazionali.

 LeRSA UIL Trasporti, affiancate dalla stessa Segreteria RegionaleUILT Abruzzo hannogià interessato della vertenza il Prefetto di Chieti nel rispetto delle procedure per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali di cui alla Legge 146/90 nella evidente mancanza da parte dell’azienda di assicurare soluzioni e prospettive positive.

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