Vasto, centrale Punta Penna: Rifondazione Comunista pronta alla mobilitazione

punta_pennaVasto. Preoccupazione per l’impatto ambientale e le ripercussioni sulla salute dovuti all’insediamento della centrale termoelettrica a Punta Penna sono stati espressi ieri nel corso dell’assise civica dai consiglieri del Partito di Rifondazione Comunista Fabio Smargiassi e Giuseppe Madonna, che hanno manifestato la loro totale contrarietà all’insediamento della centrale.

Presentando la ricerca effettuata da alcuni autorevoli scienziati, i consiglieri del Prc hanno espresso le loro remore relative alla presenza di veri e propri inceneritori (imprese “Insalubri di 1° classe”) e soprattutto per la vicinanza con la riserva di Punta Aderci che potrebbe essere compromessa.

 

Per questo motivo è stato richiesto al Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, di modificare il PTAP (piano territoriale per le attività produttive), riqualificando l’area industriale e impedendo la nascita di tali insediamenti anche in futuro. Inoltre, aderendo a quanto già proposto da alcune associazioni, il Prc chiede che venga effettuata la Valutazione di Impatto Sanitario, per fornire un parere tecnico motivato ad amministratori e ai cittadini. “Come per la vicenda cava a punta penna” si legge in una nota del Prc “ci mobiliteremo con tutte le forze associative e politiche che vorranno contrastare un insediamento calato dall’alto”.

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