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“Francavilla al Mare – cosa va cosa non va” scrive al vescovo Forte

Francavilla. Il gruppo “Francavilla al Mare – Cosa va cosa non va” scrive a Bruno Forte, vescovo della diocesi di Chieti-Vasto. Oggetto della missiva la proposta a partecipare alla prima passeggiata della solidarietà per parlare ai francavillesi del tema della Carità. Come si legge, infatti, nella lettera, “Ci proponiamo un fine pratico: conoscere da vicino le Associazioni presenti nel territorio e l’Oratorio San Franco e spingere la politica tutta a realizzare, in breve tempo, una casa di accoglienza per ospitare quanti (specialmente le famiglie) abbisognano dell’aiuto umano”.

Di seguito il testo integrale:

“Eccellenza Reverendissima,
chi Le scrive  è un discepolo del Poverello d’Assisi che ha abbracciato,senza alcun timore,insieme alla famiglia, l’insegnamento di Francesco.Sono cresciuto a Francavilla al mare ,paese che amo a dismisura e dal quale sono stato lontano, per motivi di lavoro, per tantissimi anni. Per stare vicino al mio Paese e per rincontrare i miei vecchi amici circa un anno fa mi sono iscritto al gruppo di Facebook “Francavilla al mare cosa va e cosa non va” che annovera circa 900 iscritti, diretto amorevolmente e sapientemente dal Cav. Raffaele D’Amario. Ho iniziato,con non poco sacrificio  a scrivere una lettera al giorno per i nostri cittadini (per svolgere questo lavoro sono costretto ad alzarmi alle 4 del mattino) raccogliendo le loro preoccupazioni,le ansie,le aspettative. Ho elaborato per loro statistiche sulla disoccupazione, sulle nuove povertà, sul disadattamento sociale, sulle problematiche relative all’ambiente, sulla politica, sullo sviluppo. Ne é uscito fuori un quadro desolante e preoccupante, che sembra non aver sbocchi di alcun genere. Ritengo che Francavilla sia un paese che ha bisogno di essere ricostruito dalle fondamenta, ponendo in primo piano l’etica e la morale. In questo quadro di grandissima preoccupazione sono apparse due realtà della Chiesa Teatina che hanno dimostrato a tutti i cittadini che un futuro diverso è possibile e che possiamo ricostruire una società basata non solo sul rispetto ma anche sull’amore. Mi riferisco  all’Oratorio San Franco, che ha recentemente conosciuto anche il dramma di un furto e del danneggiamento, e all’Associazione  Emozioni. Ho lanciato dalle pagine del citato social network una proposta a tutti gli iscritti, da estendere a tutta la popolazione ed alle associazioni presenti nel territorio: la prima passeggiata della solidarietà che partendo dal Piazzale Sirena raggiunga la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Ci proponiamo un fine pratico: conoscere da vicino le Associazioni presenti nel territorio e l’Oratorio San Franco e spingere la politica tutta a realizzare, in breve tempo, una casa di accoglienza per ospitare quanti (specialmente le famiglie) abbisognano dell’aiuto umano. Come membro della comunità francavillese mi auguro, di vero cuore, che  si possa creare, in breve tempo, una Caritas inter-parrocchiale con un centro unico di ascolto. Dopo tutta questa premessa vengo a chiedere all’E.V. di partecipare alla nostra prima passeggiata della solidarietà e di parlarci sul tema della Carità. Forse chiedo troppo? Penso che il sogno di vedere tutte le Parrocchie di Francavilla, le associazioni. I ragazzi che operano nel volontariato, i nostri malati, i nostri anziani e la popolazione tutta,stringersi intorno al proprio Pastore per ascoltare con forza che “Dio è carità!” possa essere accolta benevolmente dall’E.V..
Francavilla in questo momento particolarissimo della sua storia, ha veramente bisogno della parola salvifica della Chiesa e per questo la prego con tutto il cuore di accettare questo invito e di stare con noi qualche ora. Nel richiedere la sua benedizione mi è gradita l’occasione per salutarla e ringraziarla anticipatamente.
Raffaele Landolfo”