Chieti. Una trattativa durata tutto il pomeriggio di ieri quella condotta dai Carabinieri della Compagnia di Chieti Scalo, al fine di convincere un giovane originario di Penne ma residente nella provincia di Fermo, che poco prima, aveva tentato di colpire, con un grosso coltello da cucina, con lama di circa 30 centimetri, il cognato, verso il quale nutriva vivo rancore per questioni di carattere economico.
Solo dopo qualche ora Antonio Di Nenno, 28 anni, ha deciso di arrendersi, ha lasciato cadere il grosso coltello e si è consegnato ai Carabinieri, nel frattempo intervenuti, i quali, dopo averlo accompagnato in Ospedale per una valutazione delle condizioni di salute, lo hanno dichiarato in arresto per “tentato omicidio aggravato”.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 14, Di Nenno, molto agitato, nell’abitazione a Chieti, dove vive la sorella con il compagno, ha avuto un violento diverbio con i due per motivi di carattere economico.
Nel corso della lite, armatosi di un grosso coltello da cucina, ha tentato ripetutamente di colpire con dei fendenti il compagno della sorella, il quale, riuscito ad evitare i colpi, si dava alla fuga lanciandosi per le scale e riuscendo, non senza riportare qualche ammaccatura, a guadagnare l’esterno e sottrarsi alla furia del 28enne.
Quest’ultimo, nel frattempo, all’arrivo dei Carabinieri, si è chiusa nell’abitazione, armato di coltello, minacciando chiunque si avvicinasse. Solo una paziente e prolungata opera di persuasione condotta dai militari,coordinati dal capitano Federico Fazio, è stata utile a convincere l’uomo a desistere, lasciare l’arma e a farsi accompagnare in Ospedale per eventuali cure. Verificata la sua buona salute, i carabinieri lo hanno arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la successiva convalida nei prossimi giorni.