Ortona, usura ed estorsione, arrestati tre fratelli

carabinieriOrtona. I carabinieri della Compagnia di Ortona hanno eseguito, alle prime ore di questa mattina, tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Chieti, Marina Valente, su richiesta del pm Lucia Campo. In carcere, con le accuse di usura ed estorsione, sono finiti tre fratelli di Ortona: Fedele, Vincenzo e Carmine Spinelli, rispettivamente di 52, 64 e 50 anni.

Contestualmente i militari hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di altri 11 indagati dislocati in vari centri della provincia di Chieti. Le indagini, hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa il comandante provinciale, colonnello Giuseppe Cavallari, e il comandante della Compagnia di Ortona, capitano Gianfilippo Manconi, hanno preso il via nel luglio dello scorso anno quando i carabinieri hanno individuato numerose persone del luogo, vittime dei tre fratelli i quali avevano loro elargito prestiti chiedendo in cambio interessi pari al 20% mensili sulle somme concesse che potevano oscillare tra alcune centinaia a migliaia di euro. Per recuperare i crediti, gli Spinelli minacciavano le vittime e i loro familiari. Secondo quanto emerso, ma questo è un aspetto che le indagini dovranno meglio valutare, gli altri indagati avevano il compito di procurare i clienti, di richiedere le somme prestate in taluni casi costringendo gli usurati ad attuare delle truffe ai danni di compagnie assicurative alle quali le vittime degli strozzini denunciavano falsi incidenti stradali con simulazione di danni sia alle cose che alle persone al fine di riscuotere il premio assicurativo con il quale restituire il prestito. Non ci sono state denunce formali da parte delle vittime, ma gli stessi hanno confermato alla polizia giudiziaria gli episodi. I primi del quali risalirebbero al 2001 anche se il grosso delle estorsioni si è concentrato negli anni tra il 2007 e il 2009. Diverse decine le vittime identificate.

 

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