Chieti. Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, alla luce della relazione conclusiva del Tavolo Tecnico inerente il rogo divampato la notte tra il 27 e 28 giugno scorso nella discarica di Colle Marcone, ha annunciato che la ASL Lanciano-Vasto-Chieti, attraverso il rapporto del “Piano di sorveglianza per la ricerca di diossine e Policlorobifenili nell’area interessata dall’incendio” redatto dal laboratorio Nazionale di Riferimento per le diossine e policlorobifenili negli alimenti e mangimi presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G.Caporale” ha evidenziato alcuni aspetti.
Nello specifico ha evidenziato che: i campioni di latte ovino, caprino e bovino esaminati sono tutti risultati conformi. I livelli di contaminazione riscontrati nei campioni di latte bovino, prelevati in allevamenti situati nei settori di “restrizione” indicano che non è avvenuto il trasferimento della contaminazione alla catena alimentare e per tale ragione latte e carne provenienti da tali allevamenti possono essere commercializzati e consumati senza ulteriori accertamenti analitici. Analogo discorso per i livelli di contaminazione riscontrati nei campioni di latte ovino e caprino, che indicano, limitatamente alle aziende esaminate e alla date del prelievo, che non è avvenuto il trasferimento della contaminazione alla catena alimentare e per tale motivo è ragionevole supporre che latte e carne proveniente dagli allevamenti situati all’esterno dell’area di restrizione possano essere commercializzati e consumati senza ulteriori accertamenti analitici; i campioni di uova esaminati, tutti risultati conformi, indicano che, con molta probabilità, non è avvenuto il trasferimento della contaminazione alla catena alimentare e pertanto è ragionevole supporre che alimenti quali uova e carne di pollo non costituiscano un pericolo per la salute pubblica e possano essere destinati al libero consumo; i campioni di alimenti di origine vegetale destinati al consumo umano esaminati sono tutti risultati conformi. Tali alimenti, pertanto, non costituiscono pericolo per la salute pubblica e possono essere destinati al libero consumo.
Per quanto riguarda i campioni di alimenti zootecnici, su diciotto esaminati, quindici campioni sono tutti conformi, due campioni sono risultati non conformi alla normativa vigente mentre un campione ha presentato livelli di contaminazione superiori al limite di azione. Detto campione è stato prelevato a ridosso del punto dell’incendio (circa 140m) mentre il secondo campione non conforme (ha mostrato livelli poco superiori al limite massimo consentito) è stato prelevato a circa 2 km dal punto dell’incendio in direzione est.
Al fine di liberalizzare gli allevamenti ovini e caprini non ancora campionati e situati nei settori di “restrizione”, la ASL Lanciano-Vasto-Chieti raccomanda, in via prioritaria, il prelievo di latte di massa. Se negli stessi allevamenti non sono presenti animali in lattazione, si subordina la commercializzazione/consumo delle carni all’esito favorevole degli accertamenti analitici.
Restano confermate le disposizioni relative al divieto di pascolo degli animali e la distruzione del fieno e della paglia raccolti dopo l’incendio nei settori di “restrizione”. In tali settori, l’esercizio del pascolo e la raccolta dei foraggi sulle aree destinate a coltura agraria sono autorizzati esclusivamente sui terreni con ricrescita di erba successiva alla data dell’incendio, mentre, la ripresa del pascolo sulle aree incolte è posticipata a marzo 2016.