Francavilla. Si è tenuto ieri pomeriggio, a Francavilla al Mare, Piazza Adriatico, il talk show organizzato dall’associazione Talenti e Territori per lanciare una serie di trasmissioni sulla via verde della Costa Teatina, la pista ciclabile che verrà realizzata sull’ex tracciato ferroviario adriatico.
All’incontro erano presenti amministratori comunali, il presidente della provincia di Chieti, ex amministratori regionali e provinciali, referenti delle associazioni del territorio, esperti di ciclabilità e, per la regione, l’Architetto Antonio Sorgi, futuro incaricato per l’organizzazione del sistema di bike sharing regionale ViaVai.
Il dibattito, moderato dall’Architetto Alessandro Sonsini, docente dell’Università di Chieti-Pescara, presidente dell’associazione Talenti e Territori, e da Laura Di Russo, vicepresidente di Fiab PescaraBici, ha visto avvicendarsi diversi interventi, facendo emergere una situazione del progetto Bike to Coast, per il quale la Regione ha più volte assicurato l’affidamento delle gare di appalto entro settembre/ottobre 2015 (a dicembre scade il termine ultimo, pena la perdita dei finanziamenti), non proprio rosea. Intoppi burocratici, ritardi degli enti, una visione, come evidenziato dai conduttori e da molti degli intervenuti, settoriale della materia, con una Regione Abruzzo e molte amministrazioni comunali che hanno ben chiara la portata degli interventi necessari per un turismo a misura di ciclista, rispettoso dell’ambiente e aperto ad una clientela, nazionale e straniera, molto attenta alla qualità dei servizi.
Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, creazione di alberghi diffusi utilizzando gli ex caselli ferroviari come punti di promozione del territorio, valorizzazione degli aspetti ambientali, politiche per la mobilità sostenibile in ambito urbano, inserimento delle infrastrutture all’interno degli strumenti di pianificazione locale e di area vasta, redazione del piano regionale della mobilità ciclistica e della rete ciclabile regionale, questi, ed altri, sono aspetti fondamentali per promuovere un territorio in chiave ciclistica.
La “pista ciclabile più lunga d’Europa”, come più volte definita dalla Regione, rischia di rimanere monca, e anche se (e ce lo auguriamo) si riuscisse a rispettare i tempi, senza coordinare la realizzazione dell’infrastruttura con politiche urbane, ambientali, culturali e turistiche idonee, rimane il pericolo di un’opera fine a se stessa, che non esprima le enormi possibilità che potrebbe riversare sui territori. In Europa il cicloturismo muove 44 miliardi di euro, in Trentino un investimento sulle infrastrutture ciclabili di 87 milioni di euro ha portato, in un anno, 100 milioni di rientri diretti dovuti al turismo in bicicletta. Il messaggio che viene da Francavilla è che occorre svegliarsi, e creare finalmente un centro regionale di coordinamento che faccia interagire i vari settori della Regione e gli altri enti pubblici. Altrimenti verremo ricordati per l’occasione mancata più grande d’Europa.