Chieti, bando di gara per la messa in sicurezza della ex sede della biblioteca De Meis

Chieti. Il Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti saluta con soddisfazione l’avvenuto avvio del bando di gara per i lavori (primo lotto) riguardanti la messa in sicurezza e il recupero estetico urbanistico dell’ex immobile della Biblioteca Provinciale, in piazza Templi romani a Chieti, per restituire alla città uno spazio che potrà avere altri usi culturali a vantaggio di tutti.

L’appalto giunge pochi giorni dopo il decimo anniversario del crollo di un’ala della “De Meis”, ricorrenza che il Comitato ha inteso ricordare con una manifestazione la mattina del 3 giugno scorso.
Alla gara sono state invitate alcune decine di ditte che dovranno far pervenire le proprie offerte entro le ore 12 del 15 luglio; il giorno successivo si inizierà l’esame delle stesse. L’impresa vincitrice dovrà impegnarsi a completare l’opera entro 180 giorni dalla consegna dei lavori.

S’avvia in tal modo a conclusione un lunghissimo e complesso iter intrapreso già all’indomani del crollo e che, dopo una più che annosa parentesi, si riavviò proprio per iniziativa del Comitato il quale chiese e ottenne che il 1° aprile dello scorso anno amministratori e tecnici della Provincia e del Comune di Chieti tornassero a incontrarsi e assumessero l’impegno di formare un tavolo congiunto per sbloccare l’impasse.

Riavviata la pratica e trascorsi altri mesi, finalmente il 31 marzo scorso il Presidente della Provincia, dott. Mario Pupillo, ha firmato il decreto per la gara d’appalto. Da allora a oggi il Comitato con proprie delegazioni per tre volte, il 22 maggio, il 9 e il 12 giugno, si è incontrato con i vertici amministrativi e tecnici della Provincia per sollecitare il concreto avvio della gara d’appalto, cosa finalmente ora avvenuta.

“Nel ringraziare quanti, a vario titolo, hanno contribuito al felice esito dell’operazione – dice in una nota il coordinatore Giampiero Perrotti – il Comitato si augura che il cronoprogramma previsto dal bando venga rigorosamente rispettato. Resta ovviamente fermo l’impegno a vigilare”.

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