Pescara. “Il Parco della Costa Teatina è una priorità per l’economia e l’ambiente dei nostri territori e continueremo a difenderlo con determinazione. Dobbiamo tuttavia evidenziare che la prima proposta di perimetrazione presentata dal commissario non ci soddisfa”.
Lo affermano Giuseppe Susi, presidente regionale dei balneatori di Fiba-Confesercenti, e Simone Lembo, responsabile Turismo sostenibile della Confesercenti abruzzese, l’associazione presieduta da Daniele Erasmi e diretta da Enzo Giammarino.
“Il modello di Parco nazionale che abbiamo in mente vede le piccole imprese e le potenziali nuove imprese turistiche al centro delle azioni di sviluppo – spiegano Susi e Lembo – mentre questa ipotesi di perimetrazione include in fascia A zone ad alta urbanizzazione ed antropizzazione, con forti concentrazioni di stabilimenti balneari, al pari delle aree ad alto pregio ambientale. Le zone a forte concentrazione imprenditoriale non possono essere sottoposte allo stesso livello di tutela dei siti di interesse nazionale e comunitario, delle zone a protezione speciale, delle riserve già costituite, aree sulle quali invece il vincolo deve essere esteso e forte. Crediamo che la perimetrazione debba essere adeguata alla reale situazione delle nostre città – sottolineano Susi e Lembo – nel rispetto delle linee guida che abbiamo sempre condiviso e per le quali ci siamo battuti, ovvero che il Parco nazionale della Costa teatina diventerà un modello innovativo di parco nel quale le attività imprenditoriali del turismo siano il cuore pulsante dello sviluppo economico e sociale del territorio”.