Nel paesino di Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo, atti di vandalismo hanno provocato paura e disagio nei residenti e hanno dato da fare a forze dell’ordine e istituzioni locali.
La tranquillità di Mosciano è stata disturbata dalla furia di vandali che hanno agito nella notte tra mercoledì e giovedì, danneggiando decine di automobili sia nel centro che nella periferia. Graffi, sfregi e tergilunotti spaccati sono il triste segno lasciato su numerosi veicoli, lasciando i proprietari allibiti e indignati. Secondo le prime indagini condotte dalla polizia municipale e dai carabinieri, sembra che i danneggiamenti non siano riconducibili a vendette o ritorsioni dirette contro i proprietari dei veicoli.
Si ipotizza piuttosto che si tratti di una protesta dai contorni incivili, ma le motivazioni rimangono ancora oscure. L’ipotesi della protesta è ulteriormente avvalorata dalla presenza della scritta “Valak” lasciata su tutte le auto danneggiate. La polizia municipale, analizzando attentamente le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza sparse per la zona, sembra aver già individuato i presunti autori di questi atti vandalici. Si tratta di un uomo e una donna, già noti alle forze dell’ordine, il cui coinvolgimento è al vaglio delle indagini in corso.
Motivi razziali dietro a questi atti?
Le ragioni di questa protesta così violenta restano sconosciute, ma alcune supposizioni fanno pensare a un clima teso che aleggia sulla popolazione locale, causato dalla presenza di un rifugio adibito all’accoglienza di immigrati. È possibile che questo aspetto possa aver generato disagio e tensioni tra gli abitanti del piccolo paese, ma al momento sono solo congetture.
Mosciano Sant’Angelo è un piccolo paesino solitamente tranquillo, ma che non manca ogni tanto di dar da fare alle forze dell’ordine per alcuni disordini cagionati proprio da alcuni ospiti della struttura, in netta minoranza rispetto a chi invece rispetta pienamente la convivenza civile.
E’ dunque possibile ipotizzare che i colpevoli degli atti vandalici abbiano voluto protestare incivilmente contro una realtà presente ormai nella maggior parte delle città italiane. I motivi razziali comunque per ora non sono stati confermati.
L’amministrazione locale condanna fermamente questi atti vandalici e promette di perseguire i responsabili con la massima determinazione. È assolutamente necessario coinvolgere la comunità nella ricerca di soluzioni che prevengano futuri episodi simili e promuovere una convivenza pacifica e rispettosa. La sicurezza dei cittadini e il rispetto reciproco rimangono obiettivi fondamentali.
Nel dicembre del 2016, a Mosciano accadde qualcosa di simile con atti vandalici all’indirizzo dell’ex asilo del convento: due finestre della struttura furono distrutte a colpi di pietre e bottiglie di birra.