I casi di Coronavirus nel mondo hanno superato i 100 milioni.
Il virus corre e ha raddoppiato in pochi mesi il numero dei positivi che solo nello scorso novembre erano 50 milioni.
Nel frattempo prende piede la proposta di introdurre una “patente di immunità” per coloro che hanno ricevuto il vaccino così da poter circolare liberamente e favorire una ripartenza dell’economia.
Un documento da portare con sé chiamato patentino vaccinale dal quale risulta l’avvenuta vaccinazione al Sars-CoV2 di cui parlò il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri prima dell’avvio della campagna di vaccinazione e che adesso, a campagna avviata, torna a far discutere.
Il certificato di avvenuta vaccinazione potrebbe agevolare gli immunizzati negli spostamenti e nella vita quotidiana, consentendo loro di tornare a fruire di palestre e ristoranti, ma al momento non c’è ancora una decisione nazionale (il ministero della Salute non ha ancora disposto al riguardo) mentre le Regioni iniziano a portarsi avanti dicendosi favorevoli.
E’ il caso della Campania di De Luca e del Lazio di Zingaretti: De Luca ha annunciato l’istituzione di una card con chip sul retro che verrà rilasciata ai vaccinati e consentirà l’accesso in sicurezza nei locali anche come metodo per convincere gli indecisi del vaccino.
Nel Lazio in un primo momento si è parlato a favore della patente di immunità (si è avviato uno studio dell’iniziativa con una app scaricabile dal sito LazioSalute e che dovrebbe consentire spostamenti anche fuori regione e accessi a teatri, ristoranti, piscine e palestre) tuttavia, alla luce di una campagna vaccinale a rilento, oggi viene vista come una proposta troppo in anticipo rispetto ai tempi con cui le vaccinazioni stanno procedendo, e si pensa che ciò possa diventare una discriminazione nella discriminazione rispetto a coloro che non possono avere accesso al vaccino in tempi brevi.
“Penso che l’idea di un patentino vaccinale per rilanciare il ritorno alle attività al più presto non sia una cattiva idea. Aspetto che ci sia una decisione definitiva su questo” ha dichiarato pochi giorni fa il commissario Arcuri in linea con le richieste del sindacato degli operatori sanitari che chiedono a gran voce un patentino di immunità.
Accanto al patentino di immunità altra proposta di cui si discute è quella del passaporto digitale vaccinale per rilanciare un settore messo in ginocchio dalla pandemia ovvero il turismo, su questo ultimo aspetto stanno lavorando le istituzioni europee soprattutto per il delicato aspetto della privacy e della condivisione dei dati dei cittadini comunitari.