Tortoreto. Dal regolamento istitutivo alla definizione delle tariffe. E’ oramai tutto pronto, a Tortoreto, per l’introduzione a partire dal prossimo mese di giugno dell’imposta di soggiorno.
Seguendo un tracciante che ne ha caratterizzato la condivisione, sin dai primordi (ossia un confronto costante con l’associazione degli albergatori), la giunta comunale di Tortoreto ha definito le tariffe della cosiddetta tassa di soggiorno. La forbice va dai 2 euro al giorno per le strutture turistiche a 5 stelle (che nel territorio cittadino non esistono) ai 50 centesimi al giorno per quelle a 2 e 1 stella.
La predisposizione tariffaria (che ha avuto anche un momento di condivisione con il Comune di Alba Adriatica, che a breve le ufficializzerà a sua volta) è stata illustrata questa mattina, in conferenza stampa, alla presenza del sindaco Domenico Piccioni dell’assessore al turismo Giorgio Ripani, e Andrea Casini, vice-presidente dell’associazione degli albergatori. E questo a dimostrazione di un percorso che nei rapporti tra Ente e associazione di categoria ha fatto scuola per i principi di condivisione. “ Un percorso lungo e calibrato” ha sottolineato il sindaco Domenico Piccioni, “ che ora arriva a conclusione per quanto concerne le tariffe dell’imposta di soggiorno. Riteniamo che attraverso questo si possa accrescere la qualità dei servizi a supporto del movimento turistico, che vede Tortoreto come la prima località in Abruzzo in termini di presenze”.
Il passaggio successivo sarà quello ora dell’applicazione pratica, come ha ribadito l’assessore al turismo Giorgio Ripani, con la necessità poi di attivare i controlli e il monitoraggio previsti.
“ L’idea di massima era quella di applicare una tariffa giornaliera di 1 euro. E al tirare delle somme questa incidenza è prevista per quelle strutture ricettive che caratterizzano la classificazione complessiva del settore a Tortoreto”.
Le tariffe. Strutture a 5 stelle: 2 euro al giorno; 4 stelle: 1,25 euro; 3 stelle: 1 euro; 2 e 1 stella: 0,50 euro. Facendo una esemplificazione pratica, va detto che la tariffa di 1 euro al giorno (strutture a 3 stelle) riguarderà: residenze turistico-alberghiere, residence, case per ferie, case e appartamenti vacanze, immobili destinati alla locazione breve, strutture ricettive all’aria aperta, campeggi, villaggi turistici, residence d’epoca. La gabella più economica (50 centesimi) invece riguarderà: ostelli, break and breakfast, affittacamere, agriturismi, strutture del turismo rurale.
Il campo di applicazione. L’imposta di soggiorno sarà in vigore dal 15 giugno al 31 agosto. Si pagherà fino a 6 giorni di permanenza, con un’esenzione per i bambini fino a 14 anni. In bilancio sarà prevista un’entrata di 200mila euro (stima prudenziale), mentre gli introiti saranno poi destinati a finanziare una serie di attività legate al turismo e alla promozione.