E’ l’effetto dell’obbligo di green pass per gli over 50, contro il quale si scaglia la Paris: “Non ha alcun valore scientifico, non aiuta nella prevenzione del contagio, è uno strumento di ricatto, una vera e propria ingiustizia, soprattutto se applicata alle cariche elettive, a chi rappresenta le persone”.
Contro di lei, invece, si scaglia il presidente del consiglio comunale Lucio Matricciani: “La consigliera evidentemente è in cerca di una vetrina e così ha deciso di sottoporre i suoi dubbi direttamente alla stampa. Abbiamo già adottato tra le nostre regole la possibilità di una convocazione mista, in presenza per alcuni consiglieri e da remoto per altri, dunque non c’è nessun ostacolo alla partecipazione di consiglieri senza green pass rafforzato che possono continuare tranquillamente ad intervenire da casa”.
“La polemica sul provvedimento del governo, che peraltro andrebbe analizzato con più attenzione, è del tutto pretestuosa e nasce dalla voglia di visibilità di Paris: d’altra parte la campagna elettorale è alle porte e la propria foto su giornali e social è sempre d’aiuto”, ribatte Matricciani, “Oppure il consigliere non ha più voglia di lavorare per la sua città e ha deciso di approfittare di questo pretesto per lasciare il suo incarico: in entrambi i casi mi rammarico, perché mi aspettavo da lei una più alta considerazione del consiglio comunale”.