Non tutti sono informati in merito alle scarpe aperte, le infradito e le ciabatte alla guida, eppure il Codice della Strada è molto chiaro a riguardo.
Siamo nel pieno della bella stagione ed è assolutamente normale non avere voglia di indossare scarpe chiuse che non fanno respirare il piede, soprattutto quando non si deve andare a lavoro e bisogna fare piccoli spostamenti o si deve scendere in spiaggia per passare una giornata diversa all’insegna di sole e mare.
Tuttavia, con l’arrivo dell’estate in molti si pongono dei quesiti che a volte non hanno soluzione immediata. Una di queste è se ci si può mettere alla guida di un auto con le scarpe aperte, in infradito o con le ciabatte, visto che negli anni ci sono stati parecchi punti interrogativi tra chi diceva di sì e chi di no. La paura principale è quella di trovarsi con una multa salata nel caso di controlli a tappeto ai vari posti di blocco.
Per fortuna, ora è arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza in merito a questo argomento che interessa veramente tutti, allargando il tema anche a un’altra situazione molto simile, quella in cui l’automobilista si ritrova a guidare una vettura a piedi scalzi, cosa che potrebbe accadere se si dovesse rompere una ciabatta o una scarpa. Andiamo a vedere cosa dice, quindi, il nostro Codice della Strada.
La poca chiarezza sull’argomento della guida con scarpe aperte, ciabatte o infradito è data dal fatto che non vi sono disposizioni chiare da parte dei nostri legislatori. Infatti, non esistono articoli o commi nel Codice della Strada che trattino in modo esplicito e diretto il tema della guida con questa calzature, né tanto meno a piedi nudi.
Tuttavia, andando ad approfondire l’argomento è possibile trovare un cenno alla questione nel primo comma dell’art. 160 il quale recita che: “In tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”, questo vuol dire che il guidatore ha pieno potere di scelta se guidare o meno con una calzatura aperta o chiusa, così come se decidere di mettersi al volante a piedi nudi.
Anche se magari una infradito o una ciabatta potrebbe risultare meno sicura di un paio di scarpe chiuse o i piedi nudi, il fatto non è contestabile dalle forze dell’ordine nel caso di un controllo. Tuttavia, la legge stabilisce che in caso di incidente, il conducente che guida con ciabatte o infradito o scarpe chiuse potrebbe subire una sanzione che va dagli 87 ai 344 euro, ma comunque è complicato da provare.
Quest’ultima constatazione rimanda direttamente al secondo comma dell’art.141 del codice stradale che sottolinea come il conducente deve avere sempre il massimo controllo del proprio mezzo ed essere in grado di compiere ogni volta tutte le manovre necessarie per la sicurezza, soprattutto in caso di arresto tempestivo dell’auto dinanzi ogni ostacolo prevedibile.
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Come abbiamo avuto modo di vedere nel paragrafo precedente, il Codice della Strada non spiega apertamente che cosa fare e non ci sono obblighi a riguardo in merito alle calzature da indossare mentre si guida. L’importante, infatti, è avere il pieno controllo del veicolo, così da evitare situazioni di pericolo in strada.
Analizzando la questione, però, possiamo sottolineare che è meglio non guidare con le scarpe aperte o a piedi scalzi se si deve affrontare un viaggio lungo, questo perché non garantisce il miglior controllo del mezzo. Questo si può fare con i piccoli spostamenti, ma non quando è necessario portare l’auto per diversi chilometri.
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È meglio quindi evitare calzature instabili tra il pedale e la pianta del piede, questo perché potrebbe portare a impigliarsi tra i pedali o addirittura a scivolare nel caso in cui ci dovesse essere una frenata brusca di emergenza. Quando si parla di sicurezza stradale, è meglio optare per delle calzature chiuse e stabili.