Sant’Omero. I colleghi di lavoro. I pazienti e le istituzioni. Tutti uniti dal ricordo di un medico che curava le persone, prima che la malattia.
Una cerimonia molto sobria, condita da tanta commozione, ha accompagnato questo pomeriggio la preghiera in ricordo di Ester Pasqualoni, la responsabile del day hospital oncologico di Sant’Omero uccisa nel parcheggio del “Val Vibrata, un anno fa dal suo stalker.
E proprio in quel luogo dove Ester è stata uccisa, ha preso forma un albero di ulivo, simbolo della rinascita e del ricordo di una professionista integerrima, ricordata con tanto affetto dai colleghi di lavoro. A presenziare il momento di preghiera c’era il fratello Mariano, visibilmente commosso, al quale una delle pazienti della dottoressa, ha fatto dono di una poesia.
Il compito di ricordare Ester Pasqualoni è spettato al sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, al manager della Asl Roberto Fagnano e all’assessore regionale Dino Pepe. Proprio ieri, inoltre, la Asl ha deliberato di intitolare il day hospital oncologico alla memoria di Ester. Nella delibera pubblicata oggi, in ogni caso, con la quale viene manifestata la volontà dell’azienda sanitaria, si parla di semplice ambulatorio oncologico, e non di day hospital. Il passo successivo sarà quello di apporre le targhe in ricorso di Ester.