Teramo. In questi giorni stiamo assistendo ad un avvilente rimbalzo di responsabilità’ tra l’ amministratore della Teramo Ambiente e il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.
Nelle settimane scorse le organizzazioni sindacali hanno avuto modo di affrontare, separatamente, con i due protagonisti della querelle il problema relativo ai debiti del comune nei confronti della municipalizzata, che rischierebbero di paralizzare l’ attività’ della società’. Ad oggi abbiamo dovuto constatare che ciascuno dei protagonisti di questa vicenda si è’ preoccupato di procedere in ricostruzioni contabili di fatto prive di qualsiasi tipo di riscontro cartaceo. Sul fronte dell’amministrazione comunale, stiamo ancora attendendo la convocazione da parte del Sindaco di un incontro a tre, sul fronte societario stiamo invece aspettando risposte su una serie di rivendicazioni avanzate da tempo e che riguardano la trasformazione di contratti part time in tempo pieno (ampiamente giustificate da un uso elevato di straordinari), la sistemazione della posizione contrattuale degli addetti al verde pubblico e di altre figure impiegatizie alle quali si continua ad applicare un ccnl non corrispondente a quello aziendale. Non solo le risposte auspicate non arrivano, ma non si riesce ad avere nemmeno l’ informativa prevista dal contratto che consentirebbe di fare emergere un quadro chiaro della situazione aziendale, in particolare sulla dinamica dei costi produttivi e del costo del lavoro, sul piano delle assunzioni ed i relativi criteri, sull’ andamento economico e produttivo dell’ impresa. L’ unica cosa certa e ‘ che si continua a discutere sulle spalle dei lavoratori, che intanto non hanno percepito i buoni pasto. Per quel che ci riguarda, non ci interessa capire da che parte sia la ragione, ci preoccupa che ,qualsiasi essa sia, vorrebbe significare che qualcuno ha sbagliato o mal utilizzato delle risorse pubbliche. A questo punto diciamo basta, preannunciando che non c’ e’ alcuna disponibilità a tollerare un simile spettacolo, pertanto chiediamo immediatamente l’ apertura di un tavolo istituzionale in cui si possa fare definitivamente chiarezza su un’ azienda così’ importante per l’ intera collettività teramana e qualora ciò’ non dovesse accadere attiveremo tutte le forme di protesta possibili. Amedeo Marcattili (Cgil), Fabio Benintenti (Cisl), Riccardo Di Giacomo (Uil), Massimo Di Carlo (Fiadel).