Con la presente voglio dichiarare la mia volontà di non partecipare, da adesso in poi, a nessuna iniziativa dei Giovani Democratici della provincia di Teramo in quanto non mi riconosco più nell’attuale segretario provinciale Matteo Sabini.
In quanto membro della Segreteria regionale dei GD Abruzzo, visto e considerato che mi sento espressione della provincia di Teramo che mi ha voluto nell’assemblea regionale, mi autosospendo e rimetto il mio incarico nelle mani del segretario regionale dei Giovani Democratici Marco Rapino che dovrà farne un’attenta valutazione.
Per spiegarvi la nostra scelta (uso appositamente il plurale perché come vedrete poi sono anche altri a condividere ciò che viene scritto), permettetemi di spiegarvi l’accaduto.
In data 28/02/13 si è tenuta a Giulianova una riunione del coordinamento provinciale dei GD della provincia di Teramo con Odg analisi del voto e programmazione futura.
La riunione si è aperta con una relazione del Segretario Matteo Sabini il quale ci ha illustrato la sua visione delle cose, secondo la quale riconosceva la sconfitta elettorale e per porre rimedio spiegava che bisognava aprirsi ai giovani, entrare nelle scuole, parlare di argomenti vicini ai ragazzi ecc..
Al termine della relazione del Segretario mi sono permesso di fargli notare che stava dicendo le stesse cose che si dicono da anni (le stesse parole le sentivo quando avevo 15 anni ed ho cominciato a frequentare la Sinistra Giovanile) ed il risultato del suo discorso era il mantenimento dello status quò. Ho sottolineato il fatto che nessuno, a qualsiasi livello, ha avuto la dignità di dare le proprie dimissioni ed assumersi le responsabilità di questa sconfitta.
Gli interventi successivi dei presenti (Marco Angelini, Simone Aloisi, Mauro Falini, Gian Luigi Core) risultavano concordanti con la mia tesi. L’unico a dissentire parzialmente era Mirko Rossi che mostrava alcune rimostranze sulla mia tesi e non pareva completamente convinto del fatto che qualcuno si sarebbe dovuto assumere le proprie responsabilità e, come è costume (almeno teorico), farsi da parte.
In qualsiasi caso, a seguito di una breve discussione, il Segretario Matteo Sabini, facendo la sintesi degli interventi (come un bravo segretario deve fare), proponeva di redigere un documento nel quale si chiedeva alle persone che rivestono cariche importanti nel Partito Democratico di assumersi le proprie responsabilità sull’accaduto. Tutti i presenti concordavano e si decideva che all’indomani (entro le 10 del giorno successivo) il Segretario avrebbe scritto tale documento e, dopo averlo condiviso con noi , inviato alla stampa(entro le 12:00 del giorno successivo).
Il giorno seguente venivo contattato da Simone Aloisi il quale mi chiedeva se avessi avuto conoscenza del documento giratogli via mail da Sabini. Io rispondendo negativamente chiedevo a Simone di girarmelo via mail.
Leggevo nel documento, oltre alla firma dei GD di Teramo (come concordato la sera antecedente), altre firme tra le quali quella di Mauro Pettinaro (ammiro e stimo la persona ma avendo dichiarato su facebook in data 23/02/13 di votare Sel non capisco come si possa chiedere un’assunzione di responsabilità agli esponenti del PD), Camillo D’Angelo, Raffaella D’Elpidio e Barbara Armellini (anche loro bravissime persone e competenti, ma se nella riunione del giorno precedente si era detto che la colpa è anche degli amministratori, come possono ora degli amministratori firmare con noi? E perché Sabini, se apriva alle firme degli amministratori non cercava di coinvolgere anche altri amministratori come ad esempio Fabrice Ruffini o Andrea Cicioni che frequentano anche fattivamente i GD? ).
In qualsiasi caso non capendo il senso politico dell’unire ad una lettera dei GD altri personaggi vari, chiamavo il Segretario Sabini per chiedergli contezza di ciò. Il Segretario mi rispondeva che, considerato il fatto che quei ragazzi avevano deciso di scrivere una lettera (scoprivo quindi che il documento che mi era stato inviato era la lettera di quei ragazzi e non dei GD, infatti noi GD avevamo messo solo la firma) simile alla nostra e gli avevano chiesto di firmarla, lui aveva pensato di farne una sola perché altrimenti la nostra lettera non avrebbe avuto risalto (faccio un enorme fatica a capire il motivo per il quale la lettera di queste persone dovrebbe avere risalto e la nostra no). In qualsiasi caso ribadivo che ero contrario ad accostare il nome dei GD a queste persone e gli suggerivo, per dare più risalto al nostro documento di scriverlo ed inviarlo subito (eravamo già in ritardo rispetto alla tabella di marcia fissata il giorno precedente).
Successivamente, mi chiamava il Segretario dei GD di Giulianova Gian Luigi Core e mi spiegava che aveva parlato con Matteo il quale gli aveva riferito che “se gli altri vogliono fare la lettera da soli la facciamo da soli”.
A questo punto, contento della scelta effettuata, mi sarei aspettato che la lettera sarebbe stata inviata il prima possibile.
Nel pomeriggio, trovavo su un blog la lettera scritta dai ragazzi che avevano chiesto a Matteo Sabini di firmare insieme a loro. Vedevo con sorpresa che alle firme precedenti si erano unite quelle di Matteo Sabini e Mirko Rossi.
Fin qui vi ho descritto l’accaduto (perdonatemi se sono stato prolisso ma per deformazione professionale mi piace essere preciso nei racconti).
A questo punto vengo a due semplici considerazioni:
1) Come mai proprio il Segretario Sabini che nella relazione del giorno precedente non aveva nemmeno accennato al fatto che i dirigenti dovevano assumersi le proprie responsabilità, il giorno successivo addirittura firma a titolo personale una lettera dove si scrive testualmente “l’attuale sconfitta elettorale è una sconfitta dell’intera classe dirigente”? Mi pare di ravvisare in lui una grossa confusione non degna di un Segretario provinciale.
2) Perché il Segretario firma a titolo personale una lettera che lui stesso mi riferisce essere simile alla nostra e quindi sapendo di mettere in secondo piano e screditare la lettera dei Giovani Democratici? Io non capisco granché di politica ma mi hanno sempre insegnato che il segretario deve lavorare per il bene dell’organizzazione e qui non mi pare venga fatto ciò.
Non essendo la prima volta che si verificano episodi spiacevoli come quello descritto, personalmente non sono più entusiasta dell’organizzazione provinciale dei Giovani Democratici, per cui, al fine di non creare disturbo al suo operato, mi faccio da parte. Ritengo la Politica cosa alta che dev’essere svolta con passione; la stessa passione che oggi non ritrovo nei GD di Teramo. Da oggi in poi non parteciperò più a coordinamenti provinciali, assemblee o cose simili dei GD della provincia di Teramo fin quando ci saranno gli attuali dirigenti.
Come già anticipato, rimetto il mio mandato all’interno della segreteria regionale, nelle mani del Segretario regionale Marco Rapino e chiedo a lui di mostrare più attenzione per la situazione teramana in quanto io e gli altri firmatari non siamo gli unici a riscontrare problemi con l’attuale segretario.
Chiedo venia per portare voi lettori ad una discussione così “bassa”, ma è bene che tutti capiscano come sono andati i fatti.
La presente è stata scritta da me medesimo, Francesco Tribuiani. Sono d’accordo con quanto da me esplicato e non parteciperanno più alle iniziative dei GD provinciali le seguenti persone:
– Simone Aloisi (Segretario dei GD Roseto)
– Andrea Cicioni (Consigliere comunale PD Giulianova)
– Marco Felicioni (Segretario cittadino PD Roseto)
– Mauro Falini (Segretario cittadino PD Giulianova Lido)
– Silvio Tacchetti (membro assemblea provinciale GD Teramo)
– Lorenzo Garbatini (membro assemblea provinciale GD Teramo)
Quanto da me scritto è condiviso anche dal Consigliere Comunale PD di Giulianova Fabrice Ruffini che ha già espresso il suo pensiero in una nota personale.
P.S. Se qualcuno dovesse ritenere che ciò che è stato da me riportato nel racconto dell’accaduto è falso si adoperi per denunciarmi.