Risse tra giovani: a L’Aquila si prendono le contromisure

Risse tra giovani e giovanissimi, una piaga sociale che porta nei peggiori dei casi a esiti imprevedibili e fatali, con accoltellamenti e figli che vengono strappati alle famiglie.

Quello delle risse tra giovani è un grosso problema di ordine pubblico che non fa sentire sicuro più nessuno. Molti camminando nelle ore serali avvertono il pericolo anche in una piazza affollata, seppur episodi di questo tipo ormai siano all’ordine dl giorno pure in orari percepiti come tranquilli e sicuri. Troppi dall’inizio dell’anno i ragazzi strappati dalle famiglie a causa di un’occhiata di troppo o di un apprezzamento a una ragazza.

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E poi ci sono quei casi, sempre più comuni, di risse che scoppiano per noia, perché i ragazzi che le mettono in atto vogliono semplicemente attar briga senza alcun motivo. I cittadini di grandi e piccole città sono esausti e chiedono alle istituzioni di garantire maggior sicurezza. Ci sta provando L’Aquila che in queste ore ha riunito un comitato per l’ordine e la sicurezza.

L’Aquila si muove contro la violenza dei più giovani

L’Aquila è stata teatro di risse tra giovanissimi, come tante altre città italiane. Il capoluogo abruzzese ha così deciso di rispondere in modo attivo contro la violenza, riunendo un comitato l’ordine e la sicurezza. Dopo l’ennesima rissa in centro storico che ha visto protagonisti un gruppo di ragazzi egiziani e un tunisino rimasto incosciente a causa dei calci ricevuti, questa mattina il prefetto Cinzia Torraco ha riunito a L’Aquila il comitato per l’ordine e la sicurezza.

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Chi sta subendo un duro contraccolpo sono gli esercenti, i quali hanno lanciato un allarme sui social, denunciando una situazione da cui sembra impossibile uscire. Chi ha un’attività vede minata la propria sicurezza a causa delle rapine, ma anche la possibilità di lavorare in modo proficuo perché le persone hanno paura ad uscire in certi orari. Spesso, inoltre, non avvengono solo risse, ma anche spaccio di droga e violenze sessuali.

Il sindaco Pierluigi Biondi ha annunciato che metterà in campo tutte le contromisure possibili per contrastare questa ondata di violenza. Due consiglieri dell’opposizione, invece, hanno lanciato una petizione con lo stesso obiettivo. Si tratta di Enrico Verini e Gianni Padovani, i quali chiedono da tempo un pattugliamento a piedi della città.

I cittadini si sono sfogati sui social dove si sono detti stufi e impauriti. Passeggiare in alcuni luoghi sta diventando un atto di fede, perché non passa giorno che non si ricevano insulti e minacce. I giovani stessi decidono sempre più spesso di non uscire per non rimanere coinvolti nella furia del branco.

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