A Sogesa è di nuovo serrata. A partire da domani mattina gli operai della controllata Cirsu incroceranno nuovamente le braccia per il mancato pagamento degli stipendi. La decisione è arrivata questa mattina. Ritorna dunque lo spettro dei rifiuti in strada per Roseto e Giulianova, ormai i due soli comuni del consorzio ancora serviti da Sogesa.
“Pretendiamo chiarezza”, ha dichiarato con una breve nota la rsu aziendale, di nuovo sul piede di guerra dopo le clamorose manifestazioni del mese scorso, quando gli operai inferociti occuparono l’imbocco della Teramo-Mare. Anche stavolta la questione verte sugli stipendi. Le somme, queste le comunicazioni dell’azienda, sono state accreditate da Cirsu a Sogesa, e da questa fatte arrivare in tesoreria. Ma sulla data dei versamenti agli operai, che sarebbero dovuti arrivare il 15 luglio scorso, ancora nessuna data certa. Da qui la rabbia. “Siamo disposti ad assumerci le nostre responsabilità di fronte all’indispensabile riorganizzazione del polo di Grasciano – fanno sapere i sindacati di Grasciano – e siamo disposti a rinvii per gli stipendi, ma ci devono essere certezze sulle date e non fumosi comunicati incomprensibili a chi ha sulle spalle famiglie e mutui”.
Battesimo di fuoco dunque per Diego De Carolis, il nuovo presidente di Sogesa che dovrebbe prendere ufficialmente le redini della società a partire da martedì prossimo ma che di fatto ha già in mano il timone della società. Una novità che secondo i sindacati deve manifestarsi “anzitutto nei metodi”. “Com’è possibile che quella che dovrebbe essere la nuova Sogesa continui ad agire come quella del passato? – chiedono le maestranze – Com’è possibile che il denaro dei comuni e di Cirsu si perda sempre negli ingranaggi e nei tempi tecnici di Sogesa?”.
La situazione rimane dunque burrascosa. E mentre Roseto nei prossimi giorni dovrebbe ufficializzare l’addio alla partecipata del Cirsu, e l’affidamento di Giulianova sembra sempre più traballante, dai corridoi di Grasciano spunta un’indiscrezione: l’ormai ex presidente di Sogesa Gabriele Di Pietro sarebbe stato riassunto nell’azienda con la cruciale qualifica di responsabile del personale sino alla fine del 2011.