Chieti. La Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha destinato 2.598.969 euro al potenziamento dei servizi sanitari territoriali, fondi destinati per il 2011 al “sistema delle cure primarie” dalla Conferenza Stato, Regioni e Province Autonome. La cifra equivale infatti al 25% (quota che la Conferenza ha vincolato ai progetti per le cure primarie) del finanziamento di 8.514.884 euro assegnati tramite la Regione Abruzzo alla provincia di Chieti.
“La Asl” commenta una nota dell’azienda sanitaria, “a differenza di quanto sostengono alcuni sindacati dei medici e pediatri, non ha pertanto dirottato un solo centesimo dalla medicina del territorio agli ospedali. Il finanziamento complessivo si distingue, infatti, in due parti: la prima – pari a 5.859.434 – da destinare a obiettivi indicati come vincolanti dalla stessa Conferenza Stato-Regioni ai sensi dell’art. 1, commi 34 e 34bis della legge 23 dicembre 1996, n. 662; la seconda (pari a 3.260.465), invece, a disposizione dell’Azienda per progetti non vincolati e quindi autonomamente definiti. L’Azienda sanitaria locale ha conseguentemente assegnato i 5.859.434 euro alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni: oltre ai 2.598.969 euro riservati alle cure primarie, sono stati assegnati 1.697.006 euro a progetti per la non autosufficienza (assistenza domiciliare integrata, Progetto Armonia, Progetto Borse lavoro, l’assistenza a pazienti affetti da malattie neurologiche e da demenza), 737.628 euro alle cure palliative e terapia del dolore, 73.291 euro per interventi in materia di biobanche di materiale umano, 147.525 euro per le malattie rare”.
I rimanenti 3.260.465 euro sono stati inseriti dalla Direzione Generale in un unico progetto per il potenziamento del parco tecnologico, con l’acquisto di nuove attrezzature al servizio dei presidi ospedalieri. Il progetto intende realizzare nel medio periodo una riduzione delle liste d’attesa e il miglioramento delle prestazioni di specialistica ambulatoriale offerte agli utenti, oltre a intervenire in alcune funzioni particolarmente carenti dal punto di vista tecnologico.
“In particolare” conclude la nota, “l’azienda ha dato priorità alla tutela della maternità attraverso investimenti in tecnologie e attrezzature per i reparti di pediatria e terapia intensiva neonatale (come incubatrici, sistemi infusionali, isolette neonatali, monitor multiparametrici, ventilatori polmonari, elettrocardiografi, elettroencefalografi, respiratori ad alta frequenza e analoghe apparecchiature), tutte destinate a migliorare e rendere più efficiente e sicura l’assistenza ai neonati”.