Dopo la notizia di un protocollo per riaprire gli stadi arriva la bozza contenente le linee guida per la riapertura di ristoranti, cinema e teatri, musei, palestre.
A proporre le misure per la ripartenza, di tutte le attività, sono le Regioni che presenteranno il loro piano al governo: è attesa per domani, giovedì 15 aprile, la consueta Conferenza Stato-Regioni avente all’ordine del giorno la possibilità di iniziare ad allentare le misure di contenimento al virus, sempre sulla base dell’andamento dei contagi e dei vaccini.
Maggio è il mese della riapertura: sempre graduale e con la possibilità, per i locali, di fare ristorazione a pranzo e cena, sfruttando gli spazi all’aperto. Sempre grazie agli spazi all’aperto dovrebbero ripartire anche cultura e sport.
Il governo ha annunciato la proroga dello stato di emergenza fino a giugno ma il Premier Draghi ha anche chiesto un protocollo per le riaperture al Comitato Tecnico Scientifico ribadendo che “la tutela della salute viene sempre prima” e dunque sì alla ripartenza ma solo se i dati della curva epidemiologica e della campagna vaccinale lo consentiranno, e solo se saranno stati protetti con vaccino tutti gli anziani ed i fragili.
Nella bozza saranno inserite le seguenti proposte:
- Coprifuoco: le Regioni chiederanno di poter spostare le lancette dalle 22 alla mezzanotte
- Musei, cinema e teatri: con la possibilità di presenza di pubblico per eventi all’aperto, ipotesi avanzata anche dal ministro Franceschini che ha chiesto un protocollo ad hoc al Cts
- Sport: con lezioni individuali
Una parte della maggioranza di governo preme perché sia maggio il mese del ritorno alla normalità “la decisione sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri” ha chiarito il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti.
Sempre cauto ma più fiducioso il ministro della Salute Speranza “l’ipotesi di lavorare sull’aperto mi convince molto, i dati ci dicono che c’è minore possibilità di contagio, credo sia lecito aspettarsi delle riaperture per maggio ma verificheremo i dati giorno per giorno”.
Negli ultimi giorni la Capitale ha visto diverse manifestazioni: ristoratori, tassisti, ambulanti, partite iva, lavoratori al fianco degli imprenditori per protestare contro le chiusure e chiedere una data certa sulle riaperture. Dopo Roma manifestazioni anche a Firenze, Milano, Bari, Caserta, la richiesta è unanime: tornare a lavorare.