“Marsilio venga a riferire in V Commissione qual è la reale situazione dell’Abruzzo sul fronte covid. È impensabile che per giorni l’esecutivo minimizzi sia sulla gestione sia sulla disponibilità dei posti letto, salvo poi prendere improvvisamente coscienza della gravità della situazione per bocca del Presidente, che ieri non solo ha dichiarato satura la capacità di assorbimento dei malati da parte delle strutture sanitarie regionali, ma ha anche detto che ci si prepara a dover prendere decisioni dolorose e sottrarre spazi di cura ad altre patologie per assicurare spazi e cure ai malati.
Ma fino a ieri Marsilio, dove ha vissuto? Come fa a dichiarare il 31 ottobre che tutto è sotto controllo e smentire se stesso il giorno dopo, 1 novembre? E soprattutto, venga a riferire in Commissione, perché questa situazione dà ragione alle denunce inascoltate che come centrosinistra da tempo facciamo sull’assenza di governance regionale della sanità e sulle relative falle nel tracciamento del virus e per le quali abbiamo chiesto una Commissione salute urgente, un confronto dentro le Istituzioni per avere dati credibili e verificabili”, duro il capogruppo PD Silvio Paolucci sull’incalzare della seconda ondata dei contagi.
“Si tratta di chiarimenti urgenti, anche perché proprio a conferma di queste lacune, oggi sulla stampa il Comitato tecnico scientifico che supporta il Governo nelle scelte inerenti i provvedimenti per ridurre i contagi da coronavirus, indica l’Abruzzo fra le Regioni ad alto rischio, con indice Rischio di Trasmissione non valutabile – ribadisce l’ex assessore alla Sanità – La Regione è collocata fra quelle dove la situazione è da monitorare attentamente per via della sua gravità o per la mancanza di una cognizione precisa, altro che terza regione con le migliori risposte d’Italia come il presidente vantava, prima di smentirsi clamorosamente con l’appello di ieri. Il centrosinistra ha già chiesto che l’esecutivo venga a riferire in Commissione a che punto è l’attuazione delle azioni annunciate nella riunione del 29 settembre, ma ora è indispensabile che sia Marsilio a dire cosa sta facendo e cosa ha fatto in questi mesi e, soprattutto, quale rischio abbiamo realmente e qual è il reale grado di saturazione delle strutture sanitarie, visto che il suo dietrofront è gravissimo e allarmante sia per la comunità che per chi sta operando in trincea.
A tale proposito dica anche qual è l’indice di impiego delle risorse umane che ci risulta sia notevolmente basso rispetto a quanto necessario, nonostante le importanti risorse messe a disposizione dal Governo nazionale. Tutto questo perché si devono tutelare i pazienti, ma anche chi opera, potenziando il personale dedicato e mettendolo in condizioni di lavorare in sicurezza. Sulla sanità serve una gestione seria, specie in tempo di pandemia, cosa che il governo regionale di centrodestra non ha assicurato se chi la guida oggi si contraddice così clamorosamente.
Ma stiamo scherzando? Il diritto alla salute e soprattutto alla vita, non è uno scherzo, Marsilio ne prenda atto e la Regione si muova, faccia tutto quello che deve fare, impiegando le risorse, prendendo decisioni positive, potenziando la rete ospedaliera in termini di organici e spazi, nonché le strutture territoriali come da più parti, da mesi, stiamo chiedendo. Bisogna assicurare servizi alla comunità e certezze che fino ad oggi non abbiamo visto: il governo regionale di centrodestra in questi quasi due anni di lavoro ha fatto solo tavoli e annunci, si è arenato di fronte alle emergenze e sulle cose concrete, come la pandemia, ha latitato: a denunciarlo è lo stesso Presidente della Regione che in 24 ore sulla rete covid in Abruzzo è stato capace di dire due cose esattamente opposte che minano non solo la sua credibilità ma quella dell’intera Istituzione che rappresenta”.
Sara Marcozzi (M5S).“Il Presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio continua imperterrito a lanciare accuse pretestuose nei confronti del Governo nazionale, provando a distogliere l’attenzione sulla confusione completa con cui il centrodestra sta gestendo il sistema sanitario regionale. Nelle ultime 24 ore siamo passati da una Regione in grado di reggere meglio della media nazionale, dando rassicurazioni anche sui posti letto, a una Regione che ha raggiunto il livello di saturazione della capacità di assorbimento di malati delle strutture ospedaliere. Due dichiarazioni che si smentiscono a vicenda. E la pezza messa dall’Assessore Verì, che parla di un’improvvisa e imprevedibile impennata di positivi ricoverati, è forse peggiore del buco. Non è questo il momento di cercare alibi, giustificazioni o altre istituzioni su cui scaricare responsabilità. Che il virus stia correndo veloce lo sappiamo bene, ed è arrivato il momento che il centrodestra lavori di conseguenza una volta per tutte. M
arsilio batta un colpo e ci faccia capire come ha intenzione realmente di affrontare l’emergenza Covid, sfruttando anche le sedute della Commissione Sanità, perché siamo già in ritardo”. Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “La situazione nel nostro territorio deve essere affrontata con la massima serietà e urgenza. I dati analizzati dagli esperti, infatti, mettono l’Abruzzo tra le regioni ad alto rischio progressione, e i numeri degli ultimi giorni devono far tenere altissima la guardia, visto che i nuovi contagi si sono assestati tra le 450 e le 500 unità giornaliere. Per questo non posso tollerare che la maggioranza in Regione occupi gran parte del proprio tempo ad attaccare le sofferte decisioni, prese a livello nazionale, per abbattere la curva dei contagi e ridurre il ricorso alle cure ospedaliere, invece che a presentare proposte”.
“Adesso è il momento che il Presidente Marsilio dimostri di non essere un mero esecutore dei voleri di Giorgia Meloni in Abruzzo. In un contesto così complicato, il MoVimento 5 Stelle si è sempre reso disponibile al dialogo, tenendo un atteggiamento istituzionale e collaborativo in favore degli interessi degli abruzzesi, e siamo pronti a farlo ancora. Per questo, chiedo al Presidente l’immediata convocazione di un tavolo di confronto per allargare alle opposizioni il coinvolgimento sulle misure regionali da adottare da qui alle prossime settimane. Mai come oggi abbiamo bisogno di unire le forze”, conclude.