Abruzzo. Spiagge vuote e turisti in fuga dall’Abruzzo da Martinsicuro a San Salvo. E’ un’estate da dimenticare. Un uragano che si è abbattuto sugli stabilimenti balneari abruzzesi da 50 giorni a questa parte e se si considera che la stagione piena della categoria è composta da 100 giornate di lavoro è facile intuire come la stagione 2014 sia ormai letteralmente saltata.
Le spiagge deserte, gli ombrelloni ancora totalmente chiusi, le cabine desolatamente vuote ed i lettini e le sedie a sdraio tristemente piegati su se stessi testimoniano come i giorni attuali sono dedicati solo alla riparazione dei danni. Gli operatori balneari volgono lo sguardo ad un vero e proprio disastro, si rimboccano le maniche per mettere a regime un sistema che non trova alcun soggetto in grado di utilizzarlo e pensano a come poter comunque onorare gli stipendi dei dipendenti trovandosi in totale mancanza di incassi.” Seppure la speranza non muore mai e resta tesa ad aspettare il sole almeno ad agosto”, spiega Riccardo Padovano, segretario regionale del Sib-Confcommercio, “i concessionari balneari chiedono al Governo di dedicare ancora attenzione al settore dando indicazioni agli organi istituzionali competenti affinché venga applicata la parte della normativa vigente sui canoni che con le legge 296/06, art. 1, comma 251, paragrafo 1. , lettera c), prevede l’abbattimento del loro importo fino al 50% nel caso in cui eventi dannosi di eccezionale gravità comportino una minore utilizzazione dei beni oggetto della concessione; inoltre al prossimo tavolo tecnico del rinnovo del CCNL si ravvisa la necessità di prevedere l’applicazione della C.I.G. Cassa Integrazione Guadagni anche per gli Operatori turistici, come già previsto per gli edili ed i pescatori,a causa delle condizioni atmosferiche avverse che non consentono agli operatori turistici balneari di svolgere il proprio lavoro.
Ho inviato una nota al Direttore Generale FIPE Confcommercio Marcello Fiore cui insieme a me è membro effettivo della Commissione Lavoro Rinnovo CCNL Turismo e nelle Commissioni stesse che si riuniranno il prossimo 16 settembre e a seguire il 2 ottobre, approfondiremo le tematiche in questione che richiedono vari approfondimenti. Poca cosa ma un segnale importante per difendere l’unico patrimonio del Paese che è il turismo e garantire la sopravvivenza della categoria”.