Ottavo posto nella classifica nazionale e migliore performance nel 2013. E’ quanto emerge dalla classifica dell’indice di Green economy 2013 elaborata da Fondazione impresa.
La Regione Abruzzo, con un indice pari 0,127, va ad occupare l’ottava posizione, davanti a regioni come Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Ma soprattutto fa registrare la migliore performance 2013, perchè nella graduatoria 2012 occupava la 13° posizione ed ora compie un balzo considerevole di cinque posizioni.
In testa alla graduatoria di Fondazione impresa figura il Trentino Alto Adige con un indice dell’1,004, nettamente superiore a quello delle altre regioni se e’ vero che la seconda regione classificata, l’Umbria, ha un indice dello 0,280.
“L’ottavo posto” commenta il presidente della Regione Gianni Chiodi “è un risultato che conferma i progressi che la regione sta facendo nel campo della Green economy con l’avvio di progetti di respiro nazionale ed europeo. Nel 2013 siamo stati in grado, in più rispetto alle altre regioni, a calare questa nostra rinnovata esperienza sul territorio con una serie di iniziative importanti. Non solo, a parte il Trentino che si muove su dinamiche diverse e consolidate che generano performance per tutti irraggiungibili , i dati delle regioni più virtuose sono alla nostra portata e questo fa capire come la Regione Abruzzo in questi anni sia entrata in un circuito virtuoso destinato a produrre effetti e risultati nel tempo”.
La ricerca di Fondazione impresa tocca tutti i settori produttivi individuando la capacità di penetrazione della Green economy in ogni settore. Nel settore energia il 47% di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili permette all’Abruzzo di essere la quinta regione in Italia; buona anche la performance nell’agricoltura biologica con un parametro di 118 operatori nel biologico per 100 mila abitanti e con una superficie totale dedicata all’agricoltura biologica pari al 6,1%. Nel settore dei rifiuti la ricerca di Fondazione impresa certifica due dati importanti: raccolta differenziata arrivata nel 2013 al 38% e 19% dei rifiuti urbani smaltiti in discarica.