Pescara. A 24 ore dalla notizia dell’approvazione della sua candidatura nella lista “L’Altra Europa con Tsipras” per tutta l’Italia Meridionale, il teramano Enzo Di Salvatore ha fatto stamattina a Pescara la sua prima comparsa in pubblico e alla stampa illustrando i punti del programma che nei prossimi giorni sarà redatto in dettaglio e divulgato su tutto il territorio di riferimento.
“Il mio contributo in Europa – ha detto ai presenti nella Libreria Moroni – è finalizzato alla risoluzione di alcuni dei più gravi problemi che attanagliano il nostro Paese: la petrolizzazione, la devastazione dell’ambiente, la violazione sistematica del diritto alla salute. Un’attenzione particolare meriterà il nostro progetto degli idrocarburi affinché sia trasformato in atto europeo. Occorre provare ad effettuare un salto di qualità, in quanto questi argomenti trascendono ormai la dimensione statale e si inseriscono entro uno scenario europeo che però oggi non è più accettabile: le politiche di rigore dell’Unione europea, imposte dai Governi di pochi Stati membri in spregio della democrazia, si stanno traducendo nella richiesta di sacrifici inauditi e si stanno abbattendo con furia cieca su quello che più conta e che, soprattutto, ancora ci resta: i beni comuni: l’ambiente, l’acqua, il suolo, ecc. E’ nostro dovere difenderli per assicurare a chi verrà dopo di noi una vita dignitosa”.
Per il docente dell’Università di Teramo “è assolutamente urgente chiedere una sospensione del patto di bilancio del Fiscal Compact, incentivare una legislazione europea che renda possibile la tassazione delle operazioni finanziarie, favorire gliinvestimenti sui beni comuni, che insistono in settori che potrebbero salvaguardare e costituire un volano per la ripresa economica e l’occupazione. Segmenti riconosciuti ormai da tutti come fattori di sviluppo sui quali dobbiamo attivarci sono il turismo, nella valorizzazione del patrimonio archeologico il cui valore è pari al 120% del PIL nazionale, l’agricoltura di pregio (vino, olio, ecc.), le risorse e risorse che contraddistinguono il Made in Italy, non sono certamente de localizzabili. Si tratta semplicemente – conclude Di Salvatore – di dare attuazione alle vocazioni storiche del Paese. Nei prossimi giorni diffonderemo il programma dettagliato che porteremo in Abruzzo e in tutte le Regioni dell’Italia Meridionale”.