Circa 50 esercizi controllati, 23 soggetti – per lo più di etnia cinese – denunciati o segnalati all’Autorità Giudiziaria, oltre 100 mila prodotti elettrici (luminarie e luci natalizie, caricabatterie per cellulari, batterie, stelle natalizie decorative, Babbi Natale luminosi, alberi di Natale, pupazzi di neve luminosi etc..), più di 4 mila giochi destinati ai più piccoli, sequestrati e ritirati dal mercato poiché potenzialmente pericolosi, in quanto sprovvisti dei requisiti di conformità agli standard qualitativi comunitari, dei necessari contenuti informativi per il consumatore e, in alcuni casi, delle istruzioni e delle informazioni in lingua italiana delle avvertenze sui rischi.
È il bilancio di una serie di interventi che hanno visto impiegati circa 100 finanzieri sull’intero territorio abruzzese. Azioni mirate, sistematiche, condotte da più reparti del Corpo che si affiancano a quelle ordinarie già svolte dai finanzieri quotidianamente.
Il vasto e capillare piano di controllo economico del territorio, voluto e coordinato dal Comandante Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, il Gen. B. Francesco Attardi, a contrasto e prevenzione degli illeciti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della vendita di merci contraffatte, è stato finalizzato ad assicurare, nell’imminenza delle festività natalizie, gli standard qualitativi della sicurezza in favore della collettività e per impedire, quindi, che le prossime vetrine di Natale fossero riempite di articoli privi dei necessari requisiti e quindi potenzialmente pericolosi.
Requisiti che diventano ancora più importanti quando ad essere in gioco è la sicurezza e la salute dei più piccoli, tra le cui mani sarebbero sicuramente finiti, impacchettati per l’apertura nella notte più attesa dell’anno, i tanti giocattoli sequestrati.
E’ in questo periodo infatti che, notoriamente, vengono immessi in commercio numerosi prodotti, quali addobbi natalizi, giocattoli e prodotti elettrici in generale che, in carenza dei principi di sicurezza previsti dalla vigente normativa, possono costituire un serio pericolo per la salute dei consumatori oltre che un danno per l’economia nazionale.
Numerosi sono stati anche i sequestri di capi di abbigliamento ed accessori di pelletteria contraffatti riproducenti modelli di note “griffe” (circa 1.300) e supporti audiovisivi (circa 2.500) commercializzati, in forma itinerante, da soggetti extracomunitari nei pressi dei principali luoghi di aggregazione abruzzesi.
In particolare, nel teramano, nel corso degli interventi ispettivi, le fiamme gialle hanno individuato, all’interno di un’attività commerciale gestita da soggetti di etnia cinese, oltre 1.200 confezioni di derrate alimentare scadute e circa 1.600 confezioni di alimenti privi delle etichettature previste dalla normativa comunitaria, prodotti che se immessi in commercio avrebbero potuto essere particolarmente nocivi per la salute degli ignari consumatori.
Così come estremamente pericoloso è l’utilizzo di luminarie e/o prodotti elettrici non a norma, che dopo un iniziale corretto funzionamento possono dar luogo ad eventi dannosi se non a seri incidenti.
Gli infortuni causati da luminarie, luci, festoni, privi dei requisiti di sicurezza – facilmente surriscaldabili ed inclini al cortocircuito – sono cronaca di ogni chiusura d’anno: è sufficiente un minuto, infatti, per vedere una stanza avvolta dalle fiamme provocate dalle coloratissime lucine natalizie.
Facile ed inquietante immaginare quindi quale effetto avrebbe potuto avere la messa in commercio delle 70.000 luci natalizie rinvenute nell’aquilano, o delle 15.000 apparecchiature elettriche sequestrate nel chietino e delle 15.000 nel pescarase.
Per non parlare poi dei giochi non a norma “made in China” (2.500 sequestrati nel chietino e 1.500 nel teramano).
I pericoli insiti nell’uso degli stessi sono molteplici e mentre alcuni sono visibili chiaramente (parti taglienti, piccoli componenti che si staccano) altri sono molto più insidiosi in quanto invisibili e riguardano per esempio la presenza di coloranti cancerogeni, residui di petrolio, ftalati).
Tale genere di attività continuerà incessante anche durante le festività di fine anno in modo da eliminare dai mercati locali tutti quei prodotti potenzialmente pregiudizievoli per la sicurezza dei consumatori e del corretto funzionamento dei mercati, già gravemente depressi dall’attuale sfavorevole congiuntura economica del Paese.
Con la presenza costante e diffusa sul territorio, attuata anche mediante il ricorso a questa tipologia di cosiddetti “controlli a massa”, le Fiamme Gialle continuano nell’azione a contrasto dell’illegalità in tutte le sue forme di manifestazione, a tutela non solo della pretesa erariale ma anche dell’economia “sana” e della collettività, nei confronti della quale il danno sociale provocato dalla contraffazione si apprezza mediante la messa in commercio di prodotti potenzialmente nocivi per la salute.
Senza dimenticare che spesso dietro tale fenomeno criminale si cela un vero e proprio racket del lavoro nero che va ad intaccare proprio le fasce sociali più deboli, ovvero disoccupati e cittadini extracomunitari.