Marco Pallavicini, il responsabile del progetto Sox, l’esperimento nucleare che sta facendo tanto parlare di sè; ha lanciato una petizione su Facebook con un messaggio per niente gradito ai Movimenti per l’Acqua: “Perchè si può vincere o perdere, ma non rinunciare a combattere gli asini raglianti“.
Ebbene, gli asini raglianti sarebbero proprio quelli del Forum H2o che si stanno battendo per scoprire verità nascoste sull’esperimento nucleare più discusso degli ultimi tempi ma soprattutto per tutelare i minimo 700.000 cittadini “nei confronti delle quali”, ribadiscono i membri del Forum, “non è ad oggi stato comunicato quale sarebbe il rischio massimo derivante da un incidente”.
L’atteggiamento di Pallavicini striderebbe con le civili regole democratiche e del dialogo: “Non è normale che un rappresentante di un’istituzione coinvolta direttamente nel Tavolo istituzionale possa ritenere di risolvere quelle questioni complesse con una petizione social rivolta ai suoi interlocutori”, tuonano quelli del Movimento per l’Acqua che ricordano come abbiano vinto molte lotte ma “con gli argomenti, con i dati, con le leggi, senza ricorrere agli insulti nei confronti dei nostri interlocutori, spesso molto più “grandi” di noi. Sempre con rigore. Abbiamo agito così anche quando denunciammo la presenza di sostanze pericolose nei Laboratori del Gran Sasso nel 2002, sei mesi prima dell’incidente che poi portò al sequestro dei laboratori che non rispettavano numerose norme”.
La scienza che deride l’interlocutore. “Siamo colpiti se una persona che è chiamata a gestire situazioni complesse che incidono anche sui diritti di 700.000 persone, su un patrimonio idrico fondamentale e unico, si lascia andare a questo tipo di linguaggio e considerazioni. Comprendiamo il nervosismo, forse perchè abbiamo scoperto che nelle loro carte manca qualsiasi riferimento alle captazioni che dissetano 700.000 cittadini”.
“Il dottor Pallavicini crede di poter cambiare le norme che tutelano l’acqua a furia di insulti. A tali norme, vigenti dal 1988, dovevano pensare al momento della pianificazione di SOX e di quelli con grandi quantità di sostanze pericolose come Borexino? Oltre duemila tonnellate che hanno fatto diventare quei laboratori un Impianto a Rischio di Incidente Rilevante nonostante sia letteralmente dentro un acquifero e in zona sismica? Noi continueremo a leggere i documenti, a fare accessi agli atti, a confrontarci, a dialogare, anche in contradditori duri”, assicura il Forum H2O.
Una petizione forse diretta al Presidente della Regione Abruzzo affinchè in Consiglio Regionale si possa fare un passo indietro sulla sospensione dell’esperimento SOX, già votato all’unanimità? Non è detto che i consiglieri regionali non possano cambiare idea. Fatto sta che, in questa mega operazione mediatica che sembra non prevedere informazioni complete e nitide, le questioni centrali rimangono senza risposta.