L’Aquila. Si è svolta oggi, nella seduta del question time del Consiglio regionale, l’interrogazione del consigliere Claudio Ruffini sulla riconferma del Direttore Generale della Asl di Teramo Giustino Varrassi.
Un’incontro al quale, come precisa il politico del Pd, il presidente Chiodi non si è presentato, delegando al suo postoli vicepresidente Castiglione, nonostante si tratti di interrogazione che attengono la sanità regionale.
“La risposta all’interrogazione è stata del tutto deludente” spiega Ruffini. “Mi è stato risposto che la giunta, nel verificare l’operato di Varrassi, non poteva che attenersi agli obiettivi assegnati al manager, ovvero che altri fatti penalmente rilevanti e riguardanti la persona di Varrassi non erano in discussione in quella sede. Come dire che sapevano dei problemi giudiziari di Varrassi, ma quel giorno era meglio far finta di nulla altrimenti non lo avrebbero potuto riconfermare”.
Secondo Ruffini, invece, se i documenti fossero stati acquisiti prima della riconferma Varrassi, non si sarebbe avuta una proroga di altrettanti 18 mesi del Direttore Generale della Asl di Teramo, a cui è stato dato anche un premio di circa 30 mila euro.
“Ritengo che la giunta regionale non abbia operato correttamente” conclude Ruffini “e in special modo nei confronti dei cittadini teramani che hanno vissuto in questi 18 mesi sulla proprio pelle il peggioramento della sanità teramana dalle liste di attesa fino alla mobilità passiva, il lavoro svolto da Varrassi è insufficiente e la sua riconferma con premio annesso è un regalo di cui Chiodi e la sua giunta dovranno rendere conto ai cittadini teramani”.