Pescara. C’e’ qualcosa di nuovo oggi sotto il sole, anzi d’antico: una stagione balneare, in Abruzzo, come non se ne vedevano da tempo. Insomma: da incorniciare.
A confermarlo, nero su bianco, i dati di un’inchiesta realizzata nel mese di luglio tra i propri associati da Cna Balneatori, in una decina di centri costieri della regione; inchiesta secondo cui nelle località balneari della costa abruzzese il barometro delle presenze ha registrato il tutto esaurito, per la gioia degli operatori balneari, ma a ben guardare dell’intera economia turistica abruzzese.
Un dato che induce a previsioni altrettanto rosee per il mese di agosto ormai alle porte, che si annuncia altrettanto ricco di presenze. “I conti sono presto fatti – illustra il responsabile nazionale Cristiano Tomei – e parlano innanzi tutto di presenze, nelle nostre località di mare, di qualcosa come tre milioni e mezzo di persone sotto gli ombrelloni che si affollano nei diciassette centri costieri.
Una cifra cui si arriva moltiplicando i giorni di utilizzo e le presenze medie per il numero di ombrelloni disponibili”.
Un ottimo risultato, soprattutto se confrontato con la stagione 2016, e al mese di luglio di un anno fa, quando però l’Abruzzo dovette fare i conti con problemi di inquinamento delle acque e di una caduta conseguente della sua immagine turistica: “Per questo – ragiona Tomei – possiamo parlare di una crescita di almeno il sei e mezzo per cento”.
L’afflusso oltre le più rosee previsioni sulle spiagge, soprattutto nei week-end, si traduce nello studio dei balneatori Cna in una spinta positiva di cui beneficia anche il resto dell’offerta turistica regionale, entroterra incluso: “Perchè – dice ancora Tomei – la presenza al mare offre l’occasione per escursioni e gite nelle città d’arte, i borghi collinari, i musei e i siti archeologici, le terme, i percorsi eno-gastronomici, la natura, le manifestazioni artistiche e culturali.
Opportunità di cui l’Abruzzo abbonda nella stagione estiva, con il vantaggio di distanze ridotte dalle spiagge”. Dalle presenze alla spesa, il conto è presto fatto. L’inchiesta della Cna stima così in 45 euro la cifra media personale sborsata quotidianamente dai vacanzieri: “Ed è una somma che comprende l’affitto di ombrelloni e della sdraio, la consumazione di un pasto completo, i costi per il trasporto”.