L’Aquila. Il Comitato Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Abruzzo si riunisce domani a L’Aquila per esaminare 14 progetti, tra cui diverse cave, impianti di gestione di rifiuti e l’impianto Norda a Canistro.
Tornerà in discussione anche il Calendario Venatorio 2017-2018 della Regione Abruzzo su cui il Comitato V.I.A. si era già espresso nella precedente riunione di giugno al quale aveva preso parte anche la SOA Onlus per l’audizione.
‘Da quanto abbiamo appreso informalmente, l’assessorato all’Agricoltura ha richiesto una revisione delle decisioni del Comitato, dal periodo di caccia al Tordo sassello alla mini-braccata ai cinghiali in aree delicate e vulnerabili passando per il numero di cani da usare nella caccia alla lepre nelle aree di interesse per l’Orso bruno. In realtà non possiamo essere più precisi elencando tutte le proposte di riesame perchè la Regione Abruzzo omette incredibilmente di pubblicare la documentazione alla base della discussione. In ogni caso chiediamo di non peggiorare il Calendario con decisioni che mettono a rischio la fauna in un contesto ambientale sempre più precario.
Le Valutazioni di Incidenza Ambientale (V.INC.A.), che interessano il 40% del territorio regionale, rimangono le uniche procedure amministrative di carattere ambientale prive di trasparenza e partecipazione. Una clamorosa inapplicazione della Convenzione di Aarhus. Da anni segnaliamo questa gravissima inadempienza. La scarsa trasparenza, purtroppo (e spiace doverlo ricordare), ha interessato anche la procedura dell’ampliamento dell’Hotel Rigopiano che fu sottoposto a V.INC.A. ad aprile 2007 senza alcuna pubblicazione del procedimento, impedendo di fatto al pubblico di esaminare un intervento localizzato in area 1 del Piano Paesaggistico e in piena zona Natura2000 e nel caso intervenire. Trasparenza e partecipazione sono due elementi che possono risultare molto importanti nell’ambito di decisioni delicate della pubblica amministrazione.
In questo comitato si valuteranno ben 4 procedimenti oggetto di V.INC.A. tra cui, oltre al Calendario Venatorio, anche due varianti ad altrettanti piani regolatori di due comuni e il Piano di gestione del Cinghiale del Parco della Majella.
Addirittura queste procedure terminano con pareri che non vengono neanche pubblicati.
Si tratta, quindi, di interventi che possono rimanere ignoti ai cittadini dall’avvio del procedimento alla decisione finale.
Stamattina la S.O.A. ha inviato, quindi, l’ennesima segnalazione sulla scarsa trasparenza della Regione Abruzzo in questo settore al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea, che aveva già aperto una procedura PILOT sull’argomento nel 2014’, dichiara in una nota la Stazione Ornitologica Abruzzese.